«Chi va in pausa, timbra» Zanetti, stato di agitazione
La società di Cologno entra nel capitale di Buxkin BV Nel 2018 lanciati 300 progetti di imballo a base cArtù
Alla Zanetti di Lallio è stato proclamato lo stato di agitazione per la decisione di far timbrare e recuperare le pause attraverso un software che entrerà in funzione dal 1° gennaio. «Un modo per ottimizzare e migliorare il ciclo produttivo di lavorazione e controllo qualità», dicono dall’azienda. Ma i sindacati sono sul piede di guerra.
Era ottobre quando il presidente e amministratore delegato di Grifal, Fabio Gritti, di ritorno da FachPack, la principale fiera di settore europea a Norimberga, annunciava possibili sviluppi industriali. «Stiamo valutando offerte di collaborazione pervenute da produttori di imballaggi tedeschi, ungheresi, rumeni, polacchi, cechi e israeliani — aveva preannunciato — è molto probabile che il nostro modello di business, basato su partnership e controllo della distribuzione della tecnologia, ci permetta di realizzare il network di siti di produzione locali con tempi in linea con le nostre migliori aspettative». Detto fatto. Grifal ha costituito la sua filiale tedesca a Stoccarda, con lo scopo di supportare e sviluppare il mercato di cArtù, il cartone ondulato in grado di sostituire la plastica e gli altri prodotti chimici. Non solo il mercato, alla ricerca di imballaggi performanti ed ecocompatibili, ma anche la formula industriale di Grifal, con una produzione delocalizzata e l’attivazione di una capillare distribuzione con concessionari, sono il combistici nato del successo dell’azienda di Cologno al Serio che ora punta con decisione a una fase di internazionalizzazione. E lo fa, oltre che con l’apertura delle filiali estere, anche con un nuovo sito produttivo. Entro il prossimo anno, Grifal inizierà la produzione di cArtù in Romania, grazie alla capacità del nuovo cartone ondulato di sostituire i gusci di polistirolo espanso negli imballi dei piccoli elettrodome- e delle macchine del caffè. «La soluzione di Grifal — precisa l’azienda — ha riscosso un successo tale che alcune aziende produttrici, già clienti in Italia, hanno chiesto di fornire anche i loro siti in Romania a fronte di accordi di fornitura pluriennali. Grifal sta quindi organizzando l’apertura di uno stabilimento per la produzione di cArtù in prossimità dei siti produttivi dei suoi clienti». Grifal è inoltre entrata, con una quota di minoranza, nel capitale di Buxkin BV, una società olandese attiva nel mercato delle soluzioni sostenibili per la correzione acustica e arredamento per gli ambienti interni con un notevole portfolio di clienti (da Ikea ad Amazon). Utilizzando le proprie tecnologie di ondulazione brevettate, Grifal ha reso possibile la creazione di una linea di prodotti esclusivi ed ecocompatibili in feltro o cuoio riciclato. Dall’inizio dell’anno sono stati lanciati 300 nuovi progetti di imballi di cui il 90% a base cArtù che si conferma come una miniera di soluzioni.E come la locomotiva dei ricavi saliti nei primi sei mesi dell’anno a 8,9 milioni di euro (+11,7 anno su anno), mentre in Borsa, sul segmento Aim, dopo un’estate caliente quando è arrivato a sfiorare i 10 euro, il titolo Grifal conserva oggi una performance superiore al 50% rispetto al prezzo di collocamento, con una quotazione vicina ai 4,50 euro.