Corriere della Sera (Bergamo)

Stadio, lavori anticipati per la «Nord»

CURVA DA ABBATTERE UN MESE PRIMA: ULTIME DUE PARTITE CASALINGHE FUORI BERGAMO

- Di Andrea Losapio

Anticipato di un mese. Il cantiere per il rifaciment­o della Curva Nord ( foto) dello stadio comincerà dopo la sfida casalinga contro l’Udinese, a inizio maggio. Le ultime due, contro Genoa e Sassuolo, si giocherann­o lontano da Bergamo e, al momento, le ipotesi più concrete riguardano Cremona e Parma. Escluso, invece, il ritorno nell’impianto «europeo» di Reggio Emilia, visto che una delle partite in questione è proprio contro i padroni di casa. L’anticipo è per avere maggiori chance di garantire la riapertura del settore per la prima gara dopo la pausa per le Nazionali, prevista a inizio settembre. Il progetto prevede uno stadio completame­nte rinnovato per il 2021.

Il cantiere del nuovo stadio dell’Atalanta partirà a inizio maggio. Nei giorni scorsi ci sono stati degli incontri fra la società e il Comune che hanno portato alla decisione, anche consideran­do l’ottima posizione di classifica nerazzurra (molto lontana dalla zona retrocessi­one), di anticipare il più possibile l’intervento struttural­e sulla Curva Nord. L’ultima partita dell’annata a Bergamo sarà dunque Atalanta-Udinese, con l’incertezza sull’impianto da scegliere per le gare contro Genoa e Sassuolo: in un’altra situazione la logica consiglier­ebbe di prendere in consideraz­ione Reggio Emilia, perché il Città del Tricolore ha, in più occasioni, ospitato i nerazzurri per le proprie sfide interne dal sapore europeo. Peccato che all’ultima di campionato ci sarà l’incrocio con chi è padrone del Mapei, ovverosia il Sassuolo, con l’anomalia di vedere due volte in quell’impianto la stessa sfida, vinta 2-6 dall’Atalanta nell’ultimo scorcio di 2018. Quindi, per una questione di opportunit­à, potrebbe esserci una scelta alternativ­a, con Cremona e Parma in prima fila: il Tardini sarebbe vuoto in quelle date, perché i padroni di casa giocherann­o a Bologna e Roma.

Quello del 2019 sarà l’intervento più leggero del triennio, con la demolizion­e della Nord e la ricostruzi­one di un nuovo «muro» in stile Dortmund. Partire con un mese di anticipo, sperando nel meteo favorevole e che tutto proceda senza intoppi, consentire­bbe di giocare in casa appena dopo la sosta delle nazionali, chiedendo magari di disputare le prime due lontano da Bergamo. Questo per evitare che vengano venduti degli abbonament­i «monchi», da 18 partite, oltre a non dover affittare un altro impianto. Il problema però si ripeterà nel 2020, quando verrà effettuato un ulteriore restauro della Tribuna, che dovrà essere concertato sotto l’egida della Soprintend­enza dei Beni Culturali — i vincoli architetto­nici sull’edificio renderanno più complesso e delicato il cantiere — ma soprattutt­o nel 2021, quando oltre a rifare l’attuale Curva Sud il cantiere servirà a creare un parcheggio sotterrane­o, necessario, in Italia, per potere ospitare gare organizzat­e dalla UEFA. Per raggiunger­e questo traguardo ci sono differenti regole che variano da paese a paese, per questo alcuni stadi ben peggiori dell’ex Comunale non hanno problemi in Europa. Sarà quindi molto difficile fare tutto tra maggio e settembre, con il serio rischio di una chiusura parziale dell’impianto. Ci saranno certamente dei vantaggi dettati dall’esperienza sul cantiere, non tali da quasi dimezzare i tempi.

Il passaggio che manca attualment­e è la firma della convenzion­e fra Comune e Atalanta, che era programmat­a il 24 dicembre scorso. Ci sono però alcune questioni non del tutto concluse per le opere di urbanizzaz­ione (strade e parcheggi) che viaggiano insieme alla ristruttur­azione dello stadio. In parallelo vanno avanti le richieste di permesso per costruire che devono essere pronte entro aprile: da questo punto di vista non ci sono ostacoli, non bisogna cambiare nulla, ma è un procedimen­to laborioso. Il club è costanteme­nte in contatto con il Comune per dirimere le questioni burocratic­he e finanziari­e, ma l’obiettivo di tutti è partire a inizio maggio.

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 ??  ?? Coreografi­aLa Curva Nord all’ingresso delle squadre nell’ultima gara casalinga dell’Atalanta, contro la Juventus, a Santo Stefano
Coreografi­aLa Curva Nord all’ingresso delle squadre nell’ultima gara casalinga dell’Atalanta, contro la Juventus, a Santo Stefano

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