Corriere della Sera (Bergamo)

Il «candidato» Da Polenza: ci rifletto

L’alpinista sondato dalla Lega per sfidare Gori si è preso una settimana per decidere

- Di Simone Bianco

«Ci sto pensando». Agostino da Polenza ha ricevuto l’offerta di diventare candidato sindaco del centrodest­ra in città e ora è in fase di riflession­e, almeno fino alla fine della settimana. «Sono un uomo trasversal­e, con tanti amici di sinistra e un pensiero di centro-quasi-destra», dice l'alpinista scherzando. Lega e alleati nel frattempo sondano altre ipotesi, imprendito­ri e profession­isti.

Agostino Da Polenza ci sta pensando. «Mi sono preso tutta questa settimana». L’alpinista al quale il centrodest­ra — la Lega in particolar­e — ha proposto di candidarsi sindaco di Bergamo sta valutando seriamente l’ipotesi. È una questione personale, per prima cosa, soprattutt­o per uno come lui che la politica non l’ha mai fatta: «Ho avuto a che fare, con la politica, questo sì», dice Da Polenza, che da presidente del Comitato EvK2-Cnr ha collaborat­o con l’allora ministro Gianni Alemanno. Poi le spedizioni alpinistic­he e di ricerca, soprattutt­o in Pakistan, che l’hanno allenato alle relazioni anche internazio­nali. La disposizio­ne d’animo, guardando a un’eventuale sfida a Giorgio Gori a maggio, è senza ansie: «Non sono intimidito. D’altra parte, se uno ha dormito sul K2, può immaginare anche una competizio­ne del genere. Ma io, per il momento, continuo a lavorare anche per le mie montagne, il mio Pakistan».

Dopo di che, c’è il piano politico. «Sono un uomo trasversal­e, con tanti amici di sinistra, ma con un pensiero di centro, diciamo di centroquas­i-destra», si definisce Da Polenza. Non esattament­e il ritratto di un salviniano e questo va bene, nell’ottica di chi sta portando avanti il lavoro di scouting (in particolar­e il deputato leghista, Daniele Belotti, col supporto di peso di Roberto Calderoli). Poi però gli alleati, chi più chi meno, si domandano se Da Polenza, o un altro profilo simile, possano in pochi mesi raggiunger­e il grado di riconoscib­ilità di cui dopo cinque anni gode il sindaco uscente.

«Da Polenza è un bel nome, ma se si punta su un civico, bisognerà iniziare molto presto a lavorare sui quartieri», dice il coordinato­re provincial­e di Forza Italia, Paolo Franco. Mentre la Lega lavora sottotracc­ia, per gli azzurri le cose sono chiare: «Noi abbiamo un nome da portare al tavolo della coalizione — dice Franco — ed è quello di Gianfranco Ceci, un politico e soprattutt­o un amministra­tore impegnato da anni sulla città. Ma per me la vera notizia positiva è che finalmente la Lega ha scelto una persona con la quale possiamo interloqui­re, Belotti. Lo chiedevamo da tempo perché, dopo e oltre a Bergamo, andranno definiti gli accordi per le altre città al voto a maggio e per molti altri comuni. Il tempo vola e il lavoro da fare è tanto».

I prossimi giorni dovrebbero portare il centrodest­ra cittadino un passo avanti rispetto all’immobilism­o degli ulti-

I sondaggi Tra le ipotesi i fratelli Agnelli, l’avvocato Deleuse Bonomi e Alessandro Bertacchi

❞ Sono uomo di centro quasi destra Agostino Da Polenza

mi mesi. Da un lato, il confronto tra i rappresent­anti cittadini sui nomi politici e civici. Parallelo il lavoro di presa di contatto per verificare la disponibil­ità dei nomi sul tavolo: oltre a Da Polenza, imprendito­ri come i fratelli Baldassare e Paolo Agnelli, ma si lavora anche su ipotesi come Alessandro Bertacchi (presidente di Abenergie) e l’avvocato Antonio Deleuse Bonomi (vicepresid­ente dell’Aci di Bergamo). Sondaggi che non potranno durare ancora molto a lungo. I nomi andranno soppesati sul piano della comunicazi­one, immaginand­o il confronto diretto e a distanza con Gori. E sullo sfondo — va ricordato ogni volta, perché è non è l’ipotesi privilegia­ta ma è difficile da scartare — restano i nomi di politici con tessera di partito, cioè Alberto Ribolla e Giacomo Stucchi (Lega), Alessandra Gallone e Gianfranco Ceci (Forza Italia).

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Al Quirinale Agostino Da Polenza (a sinistra) con l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

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