Buone tavole: nella guida quattro locali orobici
Per la prima volta in libreria la nuova Guida alle Buone tavole della tradizione, edita da Vallardi si presenta ai lettori notevolmente ampliata e particolarmente curata nella raccolta delle informazioni. Attraverso la capillare struttura territoriale delle delegazioni in Italia e all’estero dell’Accademia Italiana della Cucina (Aic), è stato possibile compilare questa edizione che contiene 878 locali (765 in Italia e 113 all’estero ). Quattro i locali segnalati nella Bergamasca: ad Albino (Trattoria Moro da Gigi), Ponteranica (Trattoria Falconi), Riva di Solto (Ristorante Zù) e Sant’Omobono Terme (Ristorante Posta di Frosio). Come ricorda il Presidente Paolo Petroni, sono stati inseriti solo quei ristoranti che offrono una cucina rispettosa dei valori della tradizione locale ( talvolta anche con qualche guizzo di fantasia innovativa ) realizzata con ingredienti di qualità, possibilmente del luogo, e servita con cortesia a un prezzo equilibrato in rapporto all’ambiente. Questa guida ha il preciso scopo di valorizzare quei locali che consiglieremmo al nostro amico che viene a visitare la nostra città. L’Accademia chiede ai suoi lettori di valutare il lavoro fatto attraverso segnalazioni, commenti, proposte di sostituzioni e integrazioni inviandole via mail a : guidaristoranti@
accademia1953.
In sintesi, quella dell’Aic seleziona soltanto un numero equilibrato di ristoranti astenendosi dall’attribuire stelle, cappelli o forchette, utilizzando per le valutazioni non ispettori dedicati ma i propri Accademici, persone normali, svincolate per statuto dal mondo della ristorazione, che amano gustare i buoni piatti tradizionali ( ma la tradizione è frutto di tante piccole innovazioni ), segnalati come «piatti da non perdere». Insomma, non quelli dove c’è tanto fumo e poco arrosto, ma piuttosto quelli dove c’è arrosto e tanto altro senza fumo o polvere di stelle.