Corriere della Sera (Bergamo)

Quelli che leggono il giovedì

Tornano gli appuntamen­ti con gli autori nelle librerie della Zona 1 Si parte oggi da Cultora con il nuovo giallo milanese di Fabrizio Carcano

- Marta Ghezzi

La Milano dei libri è in affanno. Il nuovo anno si è aperto male, con la chiusura di due insegne storiche, la Lirus (via Vitruvio) e l’Utopia (via Marsala), e tira un vento freddo in molte librerie indipenden­ti, strette in un mercato mangiato dai colossi dell’online e dalle catene dei grandi editori. Il Municipio 1 del Comune corre in aiuto. Torna «Tutti i giovedì in libreria», calendario di presentazi­oni, incontri con autori, dibattiti, nei negozi del centro storico (e tutti si augurano che l’iniziativa venga ampliata anche al di fuori della prima cerchia). «Non possiamo continuare a perdere librerie di quartiere, luoghi di cultura preziosi, stiamo studiando soluzioni», annuncia Luca Foschi, assessore Cultura Municipio 1. Lo scorso anno — coinvolti una trentina di negozi, oltre settecento partecipan­ti — la manifestaz­ione aveva un filo conduttore, Milano. La seconda edizione, che ha una programmaz­ione molto lunga, da gennaio a luglio, pausa, e di nuovo da settembre a dicembre, non ha un tema, piena libertà, ma sono molti gli incontri che ruotano ancora intorno alla città, segno deciso di affetto.

Partenza oggi, da Cultora (ore 18.30, via Lamarmora 24), con il Dan Brown milanese, il giallista Fabrizio Carcano, e il suo ultimo libro «Il codice di Giuda» (Mursia), un noir ambientato sotto la Madonnina che rivaluta la figura di Giuda partendo da un Vangelo apocrifo, con il commissari­o Andigò alle prese con una serie di omicidi a sfondo religioso. «Al di là dei numeri, Milano resta la capitale dei gialli e c’è, fortunatam­ente, ancora molta voglia di leggere», dichiara Carcano. Milano star anche del secondo appuntamen­to, giovedì 31 da Parole e Pagine (ore 18.30, via Moscova 24), con l’anteprima di «Dragonesse a Milano» (Excalibur), scritto dallo speleologo Gianluca Padovan e illustrato dalla matita onirica del pittore francese (oramai meneghino d’elezione) Frantz Gauviniere, sulla storia di quarantaci­nque edifici e monumenti cittadini (architettu­ra, racconti popolari, miti). Entusiasta la libraia Alessandra Papetti, che sottolinea «si sopravvive anche grazie a queste iniziative, l’anno scorso è arrivata tantissima gente, speriamo nel bis, per incuriosir­e abbiamo puntato su un illustrato originale».

A febbraio, alla libreria Linea d’Ombra arriva la bottega di Leonardo da Vinci per i bambini, mentre da Colibrì, il giornalist­a del «Corsera» Lorenzo Viganò ricostruis­ce la Milano di Dino Buzzati («racconterò come la viveva e la descriveva, quanto la amava, come la girava di notte arrivando a spiare dietro le finestre illuminate», dice Viganò). E poi, ecco il teatro di Shakespear­e, i giornali milanesi (con Armando Torno, Pierluigi Vercesi e Luigi Mascheroni, alla Libet), e ancora Leonardo («Il rivellino, scudo della fortezza», alla Libreria Militare e «Madonne» da Terra Santa) e via settimana dopo settimana fino all’ultimo incontro prima della pausa, l’11 luglio, alla Verso in corso di Porta Ticinese. Una chiusura divertente: una passeggiat­a letteraria di quartiere, con i lettori dietro ai librai.

 ??  ?? Via Lamarmora La squadra della libreria Cultora, che ospita il primo appuntamen­to della rassegna (foto Corner/LaPresse)
Via Lamarmora La squadra della libreria Cultora, che ospita il primo appuntamen­to della rassegna (foto Corner/LaPresse)

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