ZTL, IBRIDE E L’IDEA DI CITTÀ
L’usanza italiana di attaccare alla legge di bilancio accessori che nulla hanno a che vedere con i conti dello Stato, quest’anno ha aperto le porte delle Ztl alle auto ibride ed elettriche. Messa da parte la questione dell’interpretazione sulle isole pedonali — secondo la prima firmataria dell’emendamento, la senatrice bergamasca di Forza Italia, Alessandra Gallone, la modifica riguarda solo le Ztl, ma a molti il testo è sembrato dire qualcosa di diverso —, resta una norma che avrebbe un impatto forte sulla mobilità a Bergamo. Città Alta, via Tasso, piazza Pontida: sono tutte aree della città in cui già possono circolare le elettriche, poche decine di auto in provincia, ma ora potranno accedervi anche le ibride, ben 3.500 immatricolate solo in città. Per dare un parametro: i permessi per accedere alle Ztl rilasciati ai residenti sono 2.100. L’impatto varia di città in città, a Bergamo si può dire con certezza che veder circolare anche solo qualche decina di auto in più nelle piazze più belle della città bassa o sulla Corsarola sarebbe un passo indietro. Poco importa se le emissioni di questi mezzi sono quasi zero. Soprattutto per i turisti, la vivibilità verrebbe peggiorata. In ogni caso, l’iniziativa di Alessandra Gallone almeno apre il dibattito su quale città abbia in mente il centrodestra bergamasco in vista del voto. Auto libere ovunque? Una volta trovato il candidato sindaco — e non dovrebbe mancare molto — sarà il caso di iniziare a parlarne.