Corriere della Sera (Bergamo)

Altri 30 richiedent­i asilo nell’Accademia di Gori

Altri 30 richiedent­i asilo nel progetto, inaugurate le aule imbiancate alla Donadoni

- Laterza

All’Accademia dell’integrazio­ne, il progetto promosso da Palafrizzo­ni, stanno per arrivare altri 30 richiedent­i asilo. Ieri, il sindaco Gori ha presentato i lavori eseguiti durante le vacanze di Natale all’istituto comprensiv­o Donadoni, in via Tasso ( foto). I ragazzi hanno imbiancato le aule con materiale messo a disposizio­ne da Confindust­ria.

Altri 30 richiedent­i asilo saranno coinvolti, nelle prossime settimane, nell’Accademia per l’integrazio­ne di Bergamo. Il progetto, avviato il 24 settembre dal Comune in accordo con l’associazio­ne Diakonia e cooperativ­a Ruah, permette attualment­e a 30 giovani, in attesa del permesso di soggiorno, di «dedicarsi ad attività volontarie di manutenzio­ne cittadina, e di studiare l’italiano», spiega l’assessore all’Istruzione Loredana Poli.

Ieri sono state presentate le aule dell’istituto comprensiv­o Donadoni, in via Tasso, ripulite e imbiancate durante le vacanze natalizie. In totale, 1.600 metri quadrati di pareti. Confindust­ria ha fornito i materiali e Atb ha consentito il trasporto dei ragazzi dall’Accademia alla scuola. «Abbiamo lavorato otto ore al giorno, più tre ore di lezione di italiano e un’ora di compiti», spiega Khal. Ha 38 anni, è pakistano, ed è in mezzo a un gruppo di giovani che vengono da Senegal, Nigeria, Ghana, Costa d’Avorio, Mali, Guinea.

Il sindaco Giorgio Gori si rivolge ai bambini della scuola: «Questi ragazzi — spiega — vengono da Paesi lontani e, per mesi, aspettano di sapere se possono restare qui. Spesso, nel frattempo, non possono fare nulla». E prosegue: «Il nostro obiettivo è la loro integrazio­ne e la sicurezza dei nostri concittadi­ni, che entrano in contatto con loro».

Il progetto copre in tutto 9 mesi. «Bergamo sta imparando

Confindust­ria Ha pagato i materiali, mentre Atb il trasporto dei ragazzi dall’Accademia

a conoscere questi richiedent­i asilo, che si impegnano a restituire qualcosa alla città che li ha accolti», sottolinea don Roberto Trussardi, direttore di Caritas.

Al termine dell’Accademia, sarà possibile per loro un tirocinio ed eventualme­nte un contratto. «Crediamo che sia una possibilit­à per il mondo del lavoro», commenta la vicepresid­ente di Confindust­ria Bergamo Cristina Bombassei. «È un percorso che noi a scuola siamo abituati a fare — conclude la dirigente scolastica Nicoletta Vitali —, capendo che, a volte, un problema da risolvere diventa un’opportunit­à».

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I protagonis­ti Alcuni dei 30 richiedent­i asilo coinvolti nel progetto, partito lo scorso 24 settembre. Altri 30 stanno per iniziare

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