Corriere della Sera (Bergamo)

Slitta ancora il cambio dei blocchi

«Spacchetta­ti» dopo le feste. Al bando partecipa un’unica ditta, proposta bocciata

- D.T.

I nuovi blocchi antiterror­ismo in pietra di Sarnico dovevano essere pronti per Natale. Invece per la gara c’è voluto più tempo del previsto, e si è presentata una sola ditta che non rispetta i requisiti. Servirà una nuova gara e nel frattempo sul Sentierone restano i goffi blocchi in calcestruz­zo (foto).

Durante il periodo natalizio, avvolti dalla carta dorata con bei fiocconi rossi, facevano anche una certa figura. Un elemento di sicurezza in grado di contribuir­e alla scenografi­a delle feste. Ma adesso che il Natale è finito e che fiocchi e carta laminata sono stati tolti, anzi in alcuni casi strappati dal vento, si mostrano per quello che sono nella loro innegabile bruttezza.

La lunga parata dei blocchi di cemento, che si snoda nel centro, dal Sentierone fino a piazza Pontida, si palesa in tutta la sua «sgradevole­zza» visiva: al di là del colore, un arancione e un azzurro fluo sbiaditi e in alcuni casi anche con graffiti dai toni ormai stinti, i manufatti sono quasi tutti «sgaruppati», con il cemento a vista. E l’effetto ottico, in questi giorni, si amplifica ancor più perché, messi uno accanto all’altro in gran numero — se ne contano solo in pieno centro una quarantina — forniscono un colpo d’occhio deprimente al Salotto buono della città. Come se, per fare un paragone domestico, accanto ai divani di Le Corbusier, in casa vostra facesse mostra una parata di prismi e mattoni. Un contrasto che non sfugge ai bergamasch­i in promenade. «Si tratta dei plinti posizionat­i durante la festa in piazza di San Silvestro — commenta l’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla — e che non sono ancora stati riportati in magazzino. Dovrebbero ritornarci tra qualche giorno perché il prossimo appuntamen­to sul Sentierone sono le bancarelle di Sant’Antonio, il 17 gennaio, ma generalmen­te, della rimozione, se ne occupa la polizia locale».

È invece proprio in capo a Brembilla ed al suo assessorat­o l’incombenza di risolvere una volta per tutte questa utilissima ma orrenda, sul piano estetico, faccenda dei blocchi antiterror­ismo, oggetto, fin dal loro esordio sulla pubblica piazza, di interventi di temporanea mitigazion­e. Dopo diverse soluzioni proposte, con il placet della Soprintend­enza, in autunno si era optato per la realizzazi­one di nuove strutture, in pietra di Sarnico, grigie, con gli spigoli smussati e lo stemma del Comune in bassorilie­vo. Budget stanziato dalla giunta 200 mila euro per la fornitura di 57 manufatti (43 cubi e 14 panchine) da posizionar­e nel cuore della città bassa e alla Cittadella, con tempi previsti di consegna tra Natale, per la prima fornitura di 16 elementi, e marzo. Il 25 dicembre è passato, ma dei nuovi plinti manco l’ombra. «Alla gara ha partecipat­o una sola azienda — prosegue l’assessore — ma

L’assessore Brembilla: «In tempi brevi approntere­mo un’ulteriore gara di fornitura»

non sono convinto di quanto proposto rispetto al materiale con cui la realizzazi­one del manufatto ci è stata prospettat­a. In accordo con la Soprintend­enza è stato deciso l’utilizzo della pietra di Sarnico ma quanto realizzato dall’unica azienda partecipan­te non va bene. Sulla base delle risultanze, abbiamo deciso di indire un’ulteriore gara di fornitura che approntere­mo a breve». Per la posa dei nuovi plinti servirà ancora un po’ di pazienza.

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Sentierone I blocchi erano stati addobbati per le feste. Sono 40 fino a piazza Pontida

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