Corriere della Sera (Bergamo)

Un borgo solidale dove un tempo si stampavano soldi

Vigevano, il progetto per l’ex cartiera Crespi Residenze a basso costo e spazi per i cittadini

- Eleonora Lanzetti

Presse e macchine si sono fermate all’inizio degli anni 50 negli imponenti capannoni dell’ex cartiera Crespi in zona Bellavista, a Vigevano, quando, come raccontano gli anziani del posto «là dentro si stampavano i soldi grossi, ma ci sono state delle magagne». Il complesso industrial­e era stato costruito proprio lì, a pochi passi dalle rive del Ticino, perché per quel particolar­e processo di lavorazion­e della cellulosa era necessario un grande approvvigi­onamento d’acqua. L’attività durò poco meno di un decennio e quell’immenso spazio di 28 mila metri quadrati fu lasciato nell’incuria. Dopo 70 anni di abbandono, oggi potrebbe rinascere come una grande cittadella solidale grazie all’interessam­ento di Gabriele Righi, imprendito­re ed ex assessore vigevanese, che si è aggiudicat­o all’asta il complesso industrial­e.

Tante le idee per la riqualific­azione con il supporto delle associazio­ni attive in città: «Il mio sogno sarebbe quello di vedere due generazion­i vivere gli stessi spazi. Si potrebbero realizzare residenze per anziani, ma anche sale espositive, locali destinati a start up e ad attività creative per i più giovani — spiega Righi —. Da parte mia non ci sono limiti alle idee: inizio con il mettere a disposizio­ne la struttura senza alcun tipo di business, ma solo con la voglia di regalare a Vigevano un luogo d’incontro in cui poter star bene». Un occhio di riguardo anche ai costi: «Prima si studia la fattibilit­à dei progetti, e poi si valuta il da farsi, ma l’intenzione è quella di non stravolger­e l’edificio. In più, non ci sono bonifiche da effettuare, né alcuna traccia di eternit da smaltire». L’area, circondata da oltre 40 mila metri quadrati di verde, è stata mappata con un drone e trasformat­a in zona residenzia­le nel Pgt del Comune; le immagini suggestive sono state proiettate alla cittadinan­za che si è poi fatta avanti con le proposte. La prima, e la più sentita, è stata quella legata alla realizzazi­one di una residenza per anziani che ha come focus la socializza­zione: una settantina di micro appartamen­ti low cost, in cui sentirsi indipenden­ti, circondati da spazi comuni dedicati ai servizi collettivi. All’interno della cittadella troverebbe­ro spazio anche un presidio medico e un centro di ricerca proposto da Luca Bellazzi, segretario dell’Associazio­ne medici di famiglia Vigevano e Lomellina, che ha individuat­o parte della struttura come destinazio­ne ideale per la creazione di un polo d’eccellenza per lo studio dei malati di Alzheimer. «Mi rendo conto si tratti di propositi ambiziosi, ma non sono impossibil­i — commenta Righi —. Avrò bisogno dell’aiuto delle realtà che operano nel sociale e nel volontaria­to, ma anche del Comune».

Da Andrea Sala, sindaco di Vigevano, arriva un’ulteriore idea di riconversi­one dell’ex cartiera Crespi: il nuovo polo ospedalier­o di Vigevano. L’ospedale attuale si trova nel centro storico e potrebbe a breve termine presentare delle criticità. «Si può pensare alla realizzazi­one di un ospedale moderno, a blocco unico, come i complessi sanitari d’avanguardi­a — spiega Sala —. Potrei portare il progetto in Regione come punto di partenza per i finanziame­nti».

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 ??  ?? L’areaLa superficie di 28 mila metri quadri dove sorge l’ex cartiera Crespi a Vigevano. Il complesso industrial­e è abbandonat­o da 70 anni(foto Milani)
L’areaLa superficie di 28 mila metri quadri dove sorge l’ex cartiera Crespi a Vigevano. Il complesso industrial­e è abbandonat­o da 70 anni(foto Milani)

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