Chitarra da 5 mila euro sotto il cappotto
Due ladri in azione da «Begnis». Nascosto lo strumento, sono usciti indisturbati
Dal noto negozio di via Gavazzeni, Begnis Strumenti musicali, venerdì è scomparsa una Paul Reed Smith Artist III, chitarra in edizione limitata (300 pezzi in tutto il mondo), importata dagli Stati Uniti a fine anni ‘90. Valore di 5.600 euro. E il titolare non ha dubbi: il furto è stato messo a segno da due persone, una in particolare con accento slavo, che aveva addosso un lungo cappotto nero. «Con quello avrà nascosto la chitarra mentre si allontanava dal negozio».
Presto dentro e presto fuori, con refurtiva di piccole dimensioni e molta attenzione a come non farsi riconoscere. In questo modo una banda di ladri ha messo a segno almeno dodici colpi in tre mesi, ma i componenti del gruppo sono stati identificati dai carabinieri. Si tratta di albanesi senza fissa dimora che si spostavano su una Volkswagen Golf e un’Audi A4 rubate, alle quali cambiavano targhe una volta al mese, rubandone a veicoli dello stesso modello. Perlustravano i paesi fino a trovare villette senza antifurto, con inferriate facili da scavalcare e in zone senza telecavire mera. Quando la casa era deserta agivano con indosso guanti e cappellini e comunicando non con i cellulari ma solo con walkie talkie. In tasca, documenti falsi e una pistola da softair che poteva ser- per spaventare i padroni di casa. Scassinavano l’abitazione in pochi istanti e cercavano oggetti d’oro o gioielli. Quando hanno trovato delle armi hanno preso una pistola lasciando sul posto un ingombrante fucile. Tra agosto e ottobre dell’anno scorso hanno messo a segno dieci colpi tra Val Brembana e Isola, due nel Milanese, con bottino per 30 mila euro. Finché uno di loro, Ervis Nikolli, 25 anni, in ottobre si è schiantato con l’Audi a Pontirolo, ha tentato di scappare a piedi nonostante le fratture, ma è stato preso. In auto aveva guanti, torce, cacciaviti, taglierini, ricetrasmittenti e targhe rubate. Si è scoperto che era ricercato per furti dalle procure di Milano e Verona. Nel frattempo i carabinieri del Radiomobile di Zogno erano partiti dall’immagine di una telecamera che aveva ripreso un pezzo di targa della Golf e il suo spoiler la sera in cui i ladri avevano colpito a San Pellegrino, Zogno e Villa d’Almè, e hanno ricostruito i movimenti dei malviventi. Sono così risaliti a Nikolli, al suo complice G.G., 27 anni, che risulta espulso dall’Italia e ad altri due attualmente ricercati. Tutti destinatari di ordinanze di custodia cautelare in carcere chieste dal pm Laura Cocucci. E non saranno gli unici: i carabinieri di Zogno stanno dedicando molto lavoro al fenomeno dei furti in abitazione.
«Risultato importante — commenta il comandante provinciale dei carabinieri Paolo Storoni —. Perché colpisce un fenomeno come quello dei furti in casa che incide sull’insicurezza percepita dai cittadini. Anche per questo stiamo incrementando i servizi di pattugliamento, anche a costo di dover ridurre in alcuni casi gli orari d’apertura delle caserme».