La Regione annulla il referendum sul trasloco di Xino
La Provincia è proprietaria dell’area. Il presidente Gafforelli: «Non ne so nulla, m’informerò»
Il Consiglio regionale ha bloccato ieri il passaggio del borgo di Xino dal Comune di Riva di Solto a quello di Fonteno, passaggio che era stato approvato con un referendum tra i 40 abitanti del piccolo borgo.
La sorpresa (amara) i pendolari l’hanno trovata dopo le vacanze di Natale. Da anni, erano abituati a lasciare l’auto al parcheggio di via Europa. Un’area di proprietà della Provincia, tra l’Humanitas Gavazzeni e l’Istituto Quarenghi, dove c’erano poco più di cento posti gratuiti e senza disco orario. Dal 1° gennaio, il parcheggio è stato sbarrato con due grosse barriere di cemento. Sul cancello, è stato attaccato un foglio per spiegare il motivo della chiusura: la manutenzione straordinaria dell’area. I pendolari hanno pazientato qualche giorno, poi hanno iniziato a scrivere al Comune, che ha girato tutte le richieste alla Provincia, proprietaria del parcheggio. Ma le risposte non sono mai arrivate. Così ieri il Comitato Pendolari Bergamaschi «Quellideltreno» ha inviato un comunicato a Comune e Provincia per capire cosa stia succedendo su quell’area. «Il Comitato Pendolari Bergamaschi — dice la nota — è recentemente venuto a conoscenza del fatto che il parcheggio di via Europa verrà destinato, parrebbe per volere della Provincia, a parcheggio a pagamento, prevalentemente a utilizzo dei pazienti e del personale delle Cliniche Gavazzeni, dopo essere stato a lungo un parcheggio gratuito». Impossibile avere una conferma dalla Provincia. «Non ne so niente, mi serve tempo per informarmi con gli uffici», dice il presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli. Stessa risposta da Mauro Bonomelli, consigliere provinciale delegato allo Sviluppo, alle Grandi opere e alle Infrastrutture: «Mi informo con gli uffici, chiamatemi domani». L’unica conferma arriva dall’Humanitas Gavazzeni che spiega di aver preso in affitto una parte di quel parcheggio. Per ora, nessun altro dettaglio.
Nella lettera, i pendolari spiegano anche che la progressiva eliminazione dei parcheggi attorno alla stazione sta creando molti disagi a chi, ogni giorno, deve prendere un treno per andare al lavoro o all’università. «Permetteteci di criticare un approccio che, da una parte, non offre servizi alternativi di trasporto pubblico idonei a sostituire lo spostamento con il mezzo privato da e per la stazione e che, dall’altra — scrivono i pendolari —, fa in modo di rendere sempre più difficile e oneroso il parcheggio nelle zone attorno alla stazione stessa». Il Comitato spiega di non aver mai chiesto che le zone attorno alla stazione fossero completamente adibite a parcheggi gratuiti. «Ma ci aspettiamo — dicono i pendolari —, che a fronte delle ultime scelte sia del Comune sia della Provincia, che vedranno alcuni parcheggi fondamentali per i pendolari diventare a pagamento, parallelamente ci sia uno sforzo per migliorare l’offerta di trasporto pubblico e che ai lavoratori e agli studenti siano offerte formule di abbonamento e promozioni vantaggiose».
La proposta dei pendolari trova d’accordo il Comune, che chiede alla Provincia di inserire anche sul parcheggio di via Europa forme di abbonamento e tariffazione pensate per i pendolari. «L’amministrazione — dice l’assessore comunale alla Mobilità Stefano Zenoni — condivide le riflessioni del Comitato Pendolari. Per questo il Comune ha previsto nel parcheggio dell’ex gasometro (in corso di realizzazione) titoli di abbonamento pensati per loro, in analogia con quanto deciso 4 anni fa per l’altro parcheggio a gestione pubblica in prossimità delle Autolinee. L’abbonamento mensile convenzionato a 40 euro all’interno di un parcheggio custodito è una formula che ha riscontrato un elevato successo e verrà riproposta, proponendo anche altri titoli per le soste giornaliere occasionali».