«Il circolo virtuoso degli pneumatici»
«Oggi gli pneumatici di grandi e grandissime dimensioni vengono bruciati. Noi vogliamo riciclarli». Maurizio Neirotti fa parte di Rerubber. Con lui ci sono Domenico Zunino, Pietro e Andrea Nicolis. La startup è stata fondata due anni e mezzo fa a partire da una precedente esperienza di Zunino. «Gli pneumatici grandi sono fatti di gomma di buona qualità — spiega Neirotti — con una importante percentuale di caucciù, perché sono usati su mezzi che richiedono alte prestazioni. Noi intendono recuperarla e riutilizzare il polverino nel mercato delle mescole». Così hanno scelto di dare vita a una startup e registrare i brevetti necessari. «La nostra filiera parte dal recupero dei materiali nelle aziende che hanno necessità di smaltirli. Si occupa poi di disgregarli con il sistema Crumbler, basato su tecnologia Water Jet, e infine della vendita del polverino che ne deriva». Attualmente sono a caccia di finanziatori per realizzare l’impianto di trasformazione. «Il costo stimato è di due o tre milioni di euro, dobbiamo cercare l’area in cui realizzarlo». Se da un lato la squadra affronta le difficoltà nel reperimento di fondi e nella gestione della burocrazia, dall’altra vede sbocchi interessanti per l’attività. «Il recupero di materiali è positivo dal punto di vista ambientale — spiega Neirotti — e i consorzi pagano bene per lo smaltimento dei grandi pneumatici».