Bertè, dal Natta a The Voice «È un sogno»
Per un giovane bergamasco si aprono le porte di «The voice of Italy». Andrea Bertè ha superato i casting per accedere al talent, al via su Raidue, in prima serata, da martedì 23 aprile. Una partenza ritardata per garantire la qualità dello show, considerata la concorrenza con «X Factor» e «Amici», tanto che la direzione musicale è stata affidata a Alex Uhlmann, il frontman lussemburghese dei Planet Funk.
La nuova edizione vedrà il ritorno in Rai di Simona Ventura, che sarà la conduttrice, mentre il format rimarrà invariato. Saranno otto le puntate: cinque dedicate alle blind audition, la sesta e la settima alle
Il sedicenne Frequenta il Natta e vive a Ponteranica: «Non ci posso credere, mi sembra un sogno»
battle e ai knock out, poi la finale. Sulle poltroncine nelle vesti di giudici ci saranno artisti, come sempre, diversissimi per genere: Morgan, Guè Pequeno, Elettra Lamborghini e Gigi D’Alessio. Bertè, che compierà 17 anni l’8 aprile, vive a Ponteranica e frequenta l’istituto tecnico Natta, in città. Da tre anni è allievo della Ima, la Italian music academy, diretta da Fabrizio Frigeni che è anche il produttore esecutivo e manager del giovane artista. Il suo inedito, «Ferma questo istante» è stato scritto da Arianna Cammarota ed è prodotto insieme a Roberto Vernetti e Michele Clivati del Next3 Studio di Curno.
«Non ci posso ancora credere, mi sembra un sogno — afferma Andrea, che ha dovuto garantire alla Rai la disponibilità da martedì fino al 30 giugno —. Canto da quando avevo quattro anni. Devo tutto ai miei genitori, che mi hanno sempre appoggiato e spronato a fare meglio». Il ragazzo ha cominciato canticchiando i successi degli anni 60 che piacevano a suo papà, Franco, ex direttore sanitario del carcere, come «Io vagabondo» dei Nomadi e «Tu si ‘na cosa grande» di Modugno. A undici anni ha iniziato a prendere lezioni di canto, nel 2008 ha vinto l’Ambrogino d’oro con il brano «L’orsetto rock», nel 2017 è arrivato primo al Grassobbio Music Festival, mentre l’anno scorso era il più giovane tra i nove finalisti che si sono esibiti al Sanremo New Talent. Altro traguardo è stata la vittoria al concorso Canta Dalmine, eseguendo «Jealous» di Labrinth, la scorsa estate. I suoi idoli sono Bruno Mars e Ultimo, mentre la vocalità ricorda i timbri di Charlie Puth e Shawn Mendes. «Lo vedo come un piccolo Ramazzotti, vicino ai classici italiani e moderno, Andrea, seppur lontano dalla moda del rap e della trap, è controcorrente, proprio come Eros che era melodico ai tempi della dance, ma in grado di conquistare sia i giovani sia gli adulti», commenta Frigeni. Il meccanismo prevede che i giudici ascoltino di spalle, girandosi solo se piace l’artista. Ma se dovessero farlo tutti e quattro chi sceglierebbe? «D’Alessio, il più affine al mio stile», non ha dubbi Bertè.