Risate e ironia Al Maite lo zoo di Michela Giraud
L’astro nascente della stand up comedy, il genere comico più irriverente e sarcastico, è Michela Giraud che, stasera, calcherà il palco del Maite in Città Alta (alle 21, ingresso ai soci arci 10 euro). L’attrice, nata a Roma, ha un cognome francese e origini napoletane. «Mi piace pensare che un bellissimo soldato d’Oltralpe si sia innamorato di una mia ava, dalle mie stesse fattezze, e che la mia famiglia si sia preservata dal 700 ad oggi», sorride l’attrice.
Il titolo del suo spettacolo è «Michela Giraud e altri animali», dove quest’ultimi sono la madre che la voleva avvocato, le sue amiche e i ragazzi, gli esseri fantastici che popolano la sua vita. «Mi considero una sorta di animalaccio che vive in uno zoo insieme a tante altre creature, racconto e denuncio le ipocrisie e tutti gli artifici che dobbiamo adottare per il quieto vivere», anticipa. Laureata in storia dell’arte alla Sapienza e con un master in sceneggiatura all’Accademia d’arte drammatica «Silvio D’amico», l’artista si è fatta notare dal pubblico grazie ai social: i suoi video, promossi dai collettivi Educazione Cinica e Le Coliche, sono diventati virali, contando milioni di clic. A folgorarla, nella stan up comedy, è stato Saverio Raimondo, durante un intervento a «Un, due, tre, stella», il programma condotto da Sabina Guzzanti su La7.
«Mi aveva colpito quel nanetto, ho cercato di capire le sue tecniche e sono finita all’Oppio Caffè di Roma durante una serata “open mic” da lui gestita — racconta Michela —. Era San Valentino, del 2014, e avevo 5 minuti a disposizione, ho intrattenuto con un pezzo sull’ansia, che mi caratterizza da sempre, mi agita anche solo l’idea di trovarmi davanti a un nuovo pubblico a Bergamo. Quel mini show è diventato il mio cavallo di battaglia». La Giraud ha partecipato al revival della «Tv delle ragazze» di Serena Dandini, lo scorso autunno, su Rai3: nel remake ha fatto parte del cast delle nuove «ragazze». «È stato un grande trampolino, ero accanto ai miei idoli, ho cercato di essere professionale», dice. In televisione, l’abbiamo vista a «Colorado» e nella serie tv di Fox «Romolo e Giuly, la guerra mondiale italiana», a «Sorci Verdi» su Rai2 e «Challange Four» su Rai 4. Grazie alla sua verve, Michela si è guadagnata un posto a Comedy Central, il canale di Sky.
La sua arte è considerata quasi una forma di femminismo. Ma lei non è d’accordo. «Dico tutto ciò che penso anche fuori dal palco, la stand up comedy è come la matematica, c’è una premessa e viene spiazzata — afferma —. E questo lo riconosce sia un cervello maschile, sia uno femminile. Nei paesi anglosassoni si parla di comedian, senza aggiungere maschile o femminile. Forse, culturalmente, non siamo ancora preparati».
Filosofia «La stand up comedy è come la matematica: c’è una premessa e viene spiazzata»