Rapina in villa quattro in cella
In cella quattro albanesi: il cellulare, l’automobile e il telepass non pagato li collega con l’assalto a Trescore
In carcere 4 albanesi per la rapina che fruttò 2 mila euro e un Rolex da 30 mila.
Uno squillo, un errore. Il cellulare lascia un indizio. In questa indagine, il profilo dei rapinatori tracciato dai carabinieri è quello di gente preparata e spietata: «Ice eyes», si chiama l’operazione che ha portato al fermo di quattro albanesi. Nonostante facessero girare 40 schede in telefonini usa e getta, uno squillo e un codice imei hanno aiutato a collegare una rapina del 29 novembre 2018, a Cella Monte (Alessandria), su cui stavano indagando i carabinieri di Casale Monferrato, con una a Trescore del 12 dicembre. Alle 9.30, tre banditi con la calzamaglia sul volto aspettarono che il padrone di casa uscisse dalla villa, in via Chiesa, e gli puntarono una pistola. Lo costrinsero a rientrare e a consegnare 2.000 euro e un Rolex da 30.000. Uno aveva gli occhi azzurri, denunciò la vittima. Erano appostati, secondo i carabinieri che hanno ricostruito un paio di sopralluoghi a Trescore, e a Bariano, il 1o e l’11 maggio.
Alla rapina a Trescore sono arrivati attraverso le celle telefoniche, una Mercedes a noleggio a 2.000 euro al mese, un’Alfa 149 che si accodava per non pagare il telepass (anche alSempre l’uscita di Grumello della A4). Erano partiti dal colpo di novembre all’imprenditore piemontese che con pistola e spranghe venne costretto ad aprire la cassaforte, consegnare 10.000 euro, orologi e gioielli. di mattina, alle 8. Un bandito aveva «gli occhi freddi», denunciò. Nei filmati delle telecamere i carabinieri notarono un’auto sospetta tra 159. L’intestatario ne aveva 250. Telefoni, cimici, appostamenti e pattuglie che spuntavano per sventare la possibile rapina in programma. Mesi di indagini.
La notte del 20 maggio, su firma del pm di Vercelli, i militari hanno fermato Cesk Thani, 32 anni, ritenuto il capo dagli occhi di ghiaccio, Agustin Pjetergjokaj, 24, Kristjan Mehilli, 25 e Kristjan Keci, 28 (lui non per Trescore) perché sospettavano una fuga. Gli albanesi erano allarmati: il 14 aprile, erano stati bloccati nel cuneese con un revolver Smith&Wesson calibro 38 rubato, telefoni e sim, arnesi da scasso e passamontagna in auto. Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata a rapine, anche a Parabiago ed Erbusco. Potranno dare la loro versione al gip. Tre erano stati espulsi fino al 2027 ma prendendo il cognome della madre sono tornati con altre identità. I carabinieri sono certi: ci sono dei basisti.