Via Fara, extracosti-tabù per le liste
Il Pd non risponde al comitato, la Lega non scende nel merito ma vuole la Via
Ipossibili extra costi per il parcheggio di via Fara mettono in imbarazzo le liste. Il comitato NoParking le ha sollecitate a prendere una posizione sull’ipotesi di rincaro, per altri lavori, rispetto all’appalto di 11 milioni di euro. Pd e Patto per Bergamo hanno preferito non dare risposte. La Lega non è scesa nel merito, ma vuole la Valutazione di impatto ambientale. D’accordo con il comitato la sinistra per Gori.
Il parcheggio di via Fara è uno di quei temi che dividono e scaldano il dibattito. Conoscere le posizioni a riguardo dei candidati sindaco e delle liste a loro sostegno, è allora importante in vista delle elezioni di domenica. A sollecitare una presa di posizione ha pensato il comitato NoParkingFara, che a inizio campagna elettorale ha inviato alle liste un dossier di approfondimento in cui sono esposte le criticità riscontrate: sono arrivate risposte da quasi tutte le liste, tranne dal Pd e dal Patto per Bergamo.
Oltre le questioni già sollevate nel tempo, i punti su cui il comitato accende i riflettori sono la necessità della Valutazione d’impatto ambientale (Via) e la richiesta categorica di «non destinare un euro in più alla realizzazione del progetto, né sotto forma di denaro pubblico o dell’Atb, né in termini di aumento di tariffe o compensazioni», afferma Michele Cremaschi. Osservando il cantiere, infatti, sono ben visibili le nuove travi e i tiranti aggiuntivi rispetto al progetto iniziale per contenere il fronte di scavo: le indiscrezioni parlano di extracosti in lievitazione, fino a due milioni di euro (ma il Comune non conferma nessuna cifra). Mentre il cantiere è in ritardo di 9 mesi sul cronoprogramma. Altro nodo è la convenzione stipulata tra Comune e Bergamo Parcheggi, che così com’è non permette di destinare l’uso del parcheggio ai residenti e che il comitato vorrebbe «stracciare» a fronte dei ritardi e delle modifiche in corso d’opera.
Sui costi, soltanto le liste «Bergamo in Comune» per il candidato sindaco Macario e «Ambiente Partecipazione Futuro» che sostiene il sindaco uscente Gori, si sono espresse in modo netto dichiarando che non concederanno altri fondi e vorrebbero destinare ai residenti l’uso del parcheggio. La Lega ha solo parlato di «assoluta trasparenza sugli extracosti». Mentre appunto il Pd, dell’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla, non ha inviato risposte.
Altamente condivisa, invece, la volontà di attuare la procedura per la Via, che rispecchia anche il sentire dei cittadini, secondo il sondaggio commissionato dal Corriere a Ipsos: il 67% dei bergamaschi è favorevole alla Via, con un 60% che spicca tra gli elettori dell’area che fa riferimento al sindaco uscente. In difesa dell’operato della giunta si schierano solo la Lista Gori e, pur auspicando una riduzione dell’impatto ambientale e più agevolazioni per i residenti, anche +Europa Bergamo.
Nicholas Anesa, candidato sindaco per il Movimento 5Stelle, propone invece di fermare preventivamente il cantiere — in attesa della Via — e di istituire un referendum: se, però, non fosse possibile ripristinare lo stato originale della collina, il candidato vorrebbe ridimensionare il parcheggio, per destinarlo ai residenti. Simile la risposta di Stucchi, candidato per la coalizione di centro-destra, che a seconda dell’esito della Via destinerebbe l’uso del parcheggio a chi vive in Città Alta, anche a fronte di un ridimensionamento, oppure individuerebbe una exit strategy per ripristinare i luoghi.
La scelta Patto per Bergamo e Pd preferiscono non dare risposte ai NoParking