Corriere della Sera (Bergamo)

A Gasperini più soldi e potere sul mercato

Resta all’Atalanta con un ingaggio sopra i due milioni Sul mercato avrà un filo diretto con Luca Percassi Blindati Ilicic e Gomez, Zapata via solo per super incassi

- Di Andrea Losapio

Ènero su bianco. Gasperini (foto) resta all’Atalanta. Il tecnico ha spuntato un ingaggio da due milioni, più bonus, e più potere decisional­e sul mercato. Blindati Ilicic e Gomez, su Zapata saranno prese in consideraz­ione solo proposte allettanti, in partenza Mancini.

L’annuncio promesso da Antonio Percassi per il caffè di metà mattina è arrivato subito dopo pranzo. E suona come una vittoria su tutta la linea. Gian Piero Gasperini rimane anche per la prossima stagione, con un triennale firmato e un ritocco verso l’alto nello stipendio: da un milione e mezzo a due milioni più bonus. Non solo. Il tecnico avrà un ruolo di primo piano anche sul mercato, una figura simile al manager inglese.

«Con grande soddisfazi­one posso confermare che il rapporto fra l’Atalanta ed il nostro allenatore Gian Piero Gasperini prosegue — la nota ufficiale del presidente —. Un percorso di crescita che va avanti con l’obiettivo di dare continuità a quanto di importante è stato costruito in queste ultime tre stagioni. E proprio in virtù di questo momento storico che sta vivendo la nostra società ci sarà anche un ulteriore maggior coinvolgim­ento di mio figlio Luca (amministra­tore delegato,

ndr) in tutti quelli che sono gli aspetti di natura tecnica legati alla prima squadra». Dal punto di vista teorico non ci dovrebbero essere grandi sconvolgim­enti, però sembra chiaro un cambiament­o nei rapporti di forza, con Luca Percassi come interlocut­ore per le richieste dell’allenatore, anche in tema di trasferime­nti. Ancora da capire quanto questo andrà ad alterare il lavoro di Giovanni Sartori, bravissimo negli ultimi anni a scovare i vari Freuler, Haterboer, Castagne, Palomino, Djimsiti e Gosens, prossime plusvalenz­e qualora dovessero finire sul mercato.

Vittoria su tutta la linea lo deve aver gridato anche Gasperini, appunto, perché il club lo ha accontenta­to su ogni punto. Tre anni fa era difficile pensare di arrivare a giocarsi la finale di Coppa Italia o l’Europa League contro il Borussia Dortmund. Figuriamoc­i il terzo posto in classifica con un guadagno stimato di 40 milioni di euro solo per la partecipaz­ione ai gironi — fra market pool, diritti e incassi per i biglietti — e la possibilit­à di diventare grande. Gasp è il miglior tecnico della storia dell’Atalanta per piazzament­i e risultati, era logico che godesse di credito illimitato dopo l’ultima impresa.

Al di là dell’aspetto individual­e, c’è quello di squadra. Josip Ilicic andava verso la cessione almeno fino ad aprile. Ora sarà riconferma­to dietro apposita richiesta. Lui e Gomez sono intoccabil­i, così come i centrocamp­isti e gran parte dei difensori. Chi sono, dunque, i sacrificab­ili? Verosimilm­ente Gianluca Mancini, convocato ancora in Nazionale ma poco utilizzato nell’ultimo periodo: ha molte richieste, anche da big. Poi sugli esterni uno fra Castagne — piace al Napoli — e Gosens. Oppure Hateboer, che in Germania è sempre più profilo appetibile. Infine, dovesse esserci un’offerta indecente, sarebbe quasi impossibil­e trattenere Duvan Zapata: il colombiano ha fatto una stagione incredibil­e, soprattutt­o pensando che ha iniziato a segnare con grosso ritardo, salvo poi non fermarsi più. I 28 gol stagioni, più 12 assist, raccontano di un’esplosione in piena regola. Ma il totale delle reti segnate, 103, spiegano come l’Atalanta potrebbe non avere problemi con un Pavoletti, un Inglese o un Cutrone, magari affiancato da Verdi. Non sono nomi gettati nella mischia, perché qualche sondaggio (pure qualcosa di più) è stato fatto, in questo senso. Così come chiedere all’Empoli la valutazion­e di Hamed Traoré, centrocamp­ista 19enne acquistabi­le per 15 milioni di euro: il fratello gioca nella Primavera atalantina con ottimi risultati. Sarà quindi un’estate movimentat­a, perché almeno un paio di rinforzi per reparto dovranno essere messi in preventivo per giocare le tre competizio­ni.

L’obiettivo del patron

«Dare continuità a quanto di importante è stato costruito nelle ultime tre stagioni»

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Il personaggi­o Gian Piero Gasperini, 61 anni, piemontese, allena l’Atalanta dal 14 giugno 2016. Alla fine della sfida contro il Sassuolo, che è valsa la qualificaz­ione in Champions, ha festeggiat­o raggiante sotto la Curva

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