Corriere della Sera (Bergamo)

Vailata, la collina di detriti che fa litigare i Comuni

Treviglio, dopo lo stop all’amianto passivo di 2 milioni. Il sindaco: niente collinetta di rifiuti

- Tosca

Visto che l’ex cava Vailata di Treviglio non sarà una discarica di amianto, si pensa ora di colmarla con terra e roccia da scavo. Ma soltanto, avverte il sindaco, fino al piano campagna. Il progetto servirà anche a tappare la voragine nei conti della holding dei Comuni della Bassa azionista della società che voleva realizzare la discarica.

Treviglio non avrà il suo «Monte Stella», quello noto come «montagnett­a di San Siro», realizzata a Milano con macerie di case bombardate. Scongiurat­o il pericolo di vedere l’ex cava Vailata diventare una discarica che si sarebbe riempita di Eternit, ora si pensa di colmarla con terra e roccia da scavo (materiali frutto di demolizion­i edilizie). Un riempiment­o che però deve arrivare solo fino al piano campagna e non oltre, questa la raccomanda­zione data al sindaco Juri Imeri martedì dal consiglio comunale. Un «tappo» che però non dovrà chiudere solo il «buco» nella campagna treviglies­e, ma anche la voragine che si è aperta nei conti della Sabb, la holding di proprietà dei comuni delle Bassa che a sua volta era azionista al 49% di Team, la società che voleva realizzare la discarica.

Per contrastar­e la discarica, infatti, il Comune di Treviglio nel 2014 aveva fatto eseguire delle analisi del fondo dell’ex cava, trovando tracce di metalli pesanti. Un inquinamen­to leggero ma sufficient­e a rendere necessaria una costosa bonifica. A offrirsi di farla, con l’obiettivo di accelerare la concession­e della discarica, era arrivata la Team, che avrebbe tolto le castagne dal fuoco anche alla Sabb, che in passato era stata proprietar­ia dell’ex cava e che la Provincia ha individuat­o tra i quattro soggetti responsabi­li dell’inquinamen­to, tenuti a pagare la bonifica (contro questa decisione la holding ha presentato ricorso). Bocciata la dicon scarica di amianto nel 2018 dal Consiglio di Stato, non solo è saltata la bonifica della Team ma anche la Team stessa, finita in liquidazio­ne.

Un doppio danno per Sabb: «Senza discarica — chiarisce l’amministra­tore unico Marco Lizza — abbiamo svalutato la partecipaz­ione in Team (meno 478mila euro) e abbiamo fatto un accantonam­ento per il 50% del costo della bonifica che aveva previsto (-1,75 milioni di euro). Per questo il bilancio ha una perdita di 2,1 milioni che andrà risolta se si vuole salvare la società. Rimane poi il problema di risanare l’ex Vailata e per questo abbiamo fatto realizzare uno studio di ripristino ambientale». «La bonifica di Team prevedeva l’asportazio­ne del materiale contaminat­o — dice Ermanno Dolci, il geologo che ha effettuato lo studio — ed era ripagata con l’amianto. L’alternativ­a che abbiamo elaborato prevede una messa in sicurezza attraverso la realizzazi­one di uno strato di impermeabi­lizzazione (argilla o un telo polietilen­e) il cui costo è di un milione e può essere coperto

La scelta Il giunta Imeri non vuole che si vada oltre il piano campagna: ambiente da rispettare

il riporto di terre da scavo per “ritombare” l’ex cava». Il geologo ha previsto tre possibilit­à: stivare nell’ex Vailata 312 mila metri cubi di inerti (raggiungim­ento del piano campagna) che frutterebb­ero 1,5 milioni, stivarne 365mila (2 metri d’altezza) che farebbero incassare 1,8 milioni e infine depositarn­e 405 mila (4 metri d’altezza) con ricavi per 2 milioni. Per il Comune di Treviglio però solo la prima soluzione è praticabil­e. Questo il senso della mozione depositata da Emanuele Calvi M5S, Francesco Giussani, Lega, Lorena Frigerio (Con Mangano) e Giancarlo Fumagalli (Io Treviglio) e poi approvata.

«La mozione permette di fare un passo in avanti — spiega il sindaco Juri Imeri —. La nostra logica è sempre stata di evitare una soluzione a qualunque costo e contro qualunque tipo di discarica, per questo il piano campagna ci pare il più adatto, per tutelare il territorio. Per questo abbiamo insistito nell’assemblea dei sindaci di Sabb per eliminare la possibilit­à di stivare nell’ex Vailata materie prime secondarie (scarti industrial­i, ndr)».

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L’ex cava Vailata L’area al centro del nuovo progetto è a Sud di Treviglio

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