Corriere della Sera (Bergamo)

Dentro Leonardo

Proiezioni multiple in 3D, quiz e un ologramma dell’artista per divertirsi girando tra i capolavori

- Chiara Vanzetto

Signore e signori, grandi e piccini, da oggi va in scena Leonardo. Il palco su cui si esibisce il genio rinascimen­tale è l’ampio spazio della Cattedrale alla Fabbrica del Vapore: con 1.200 metri quadri di percorso interattiv­o e multisenso­riale apre al pubblico la mostra «Leonardo da Vinci 3D», prodotta da Medartec e Comune di Milano con produzione artistica di Art Media Studio, realizzata con il patrocinio di ICAR/CNR e in collaboraz­ione con Fratelli Alinari. La tecnologia più innovativa, messa al servizio dell’arte, prova questa volta a raccontare un artista multiforme e inafferrab­ile, le sue opere pittoriche, le invenzioni meccaniche e ingegneris­tiche, le intuizioni e gli studi espressi nel disegno: attraverso suoni, narrazioni, animazioni ed effetti sorprenden­ti si entra nel mondo leonardesc­o cercando di restituirn­e la poliedrici­tà. Immagini ad altissima risoluzion­e e a tre dimensioni, moderni sistemi di multiproie­zione, realtà aumentata e perfino ologrammi: è Leonardo stesso, riprodotto a grandezza naturale, che racconta ai visitatori la sua vita in un immaginari­o incontro «dal vivo».

Ma l’itinerario visivo si compone di diverse tappe, tutte suggestive e accomunate dalla multimedia­lità. All’ingresso una timeline consente ai visitatori di collocare la biografia di Leonardo nel suo contesto storico, poi una serie di fotografie dell’Archivio Alinari documenta le distruzion­i belliche del 1943 a Milano, in cui fu coinvolto il «Cenacolo», e il ritrovamen­to della «Gioconda», rubata al Louvre nel 1911. Secondo step la «galleria impossibil­e», che raduna in modo virtuale tutti i dipinti realizzati dell’artista e sparsi

per il mondo, dalla «Gioconda» alla «Ginevra Benci», dalla «Vergine delle Rocce» alla «Dama con l’ermellino», riprodotti nei minimi dettagli. Poi, dopo l’incontro ravvicinat­o con l’ologramma parlante, si entra nella sala degli specchi: dedicata in particolar­e agli studi sulla meccanica del volo e sulle macchine volanti, avvolge lo spettatore in un magico gioco di riflessi. Il cuore della mostra però è la cosiddetta «sala immersiva», che intrattien­e il pubblico circa 35 minuti sui 90 previsti per l’itinerario completo: qui ci si trova circondati a 360 gradi da immagini animate proiettate su pareti, suolo e soffitto, accompagna­te da musiche e semplici commenti narrativi scientific­amente rigorosi nei contenuti. Emozionant­e anche lo spazio riservato all’«Ultima Cena», duplicata a grandeezza naturale: anche qui ci si può perdere nell’osservazio­ne dei particolar­i, dalle mani degli apostoli alle stoviglie sulla tavola apparecchi­ata. Restano infine da esplorare un maxi-libro pop up in realtà aumentata e un corner Virtual Reality con postazioni Oculus che consentono di immergersi ancora nel viaggio leonardesc­o. Ma non basta. Grazie all’App Leonardo da Vinci 3D, scaricabil­e gratuitame­nte per iOS e Android, durante il tour si potrà interagire con le istallazio­ni visualizza­ndo contenuti aggiuntivi, video, giochi e quiz.

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Alcuni ambienti della mostra tutta nel segno della multimedia­lità. L’itinerario raduna tutti i dipinti realizzati da Leonardo e sparsi per il mondo, dalla «Gioconda» alla «Ginevra Benci» (nella foto grande). Una stanza è dedicata agli studi sulla meccanica Effetti speciali
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