Ricerca e Sviluppo Inaugurata la nuova area
Al Kilometro Rosso 12 mila metri quadrati accanto all’edificio principale
È stata inaugurata al Km Rosso la nuova area di Ricerca e Sviluppo di Brembo. «Vogliamo continuare a innovare per mantenere la leadership mondiale», le parole del patron Alberto Bombassei.
Vetrate alte 7 metri, pavimenti lucidi, tubi di raffrescamento d’acciaio, pareti bianche. E in bell’ordine, in fila una dietro l’altra, moto ed auto pronte per essere «strumentate». Dotate, cioè, di quelle componenti che dovranno performare durante i test di prova. Gli appassionati delle due e quattro ruote, ma soprattutto collezionisti e preparatori, farebbero pazzie per avere a disposizione uno spazio così. Ma poter lavorare ed applicarsi all’automotive mondiale dei sistemi frenanti è un privilegio che, da ieri, è appannaggio solo di un centinaio di dipendenti di Brembo. Quelli a cui sono affidate le avveniristiche dinamiche progettuali dell’azienda, quell’ambito di ricerca e sviluppo cui sono direttamente connessi produttività e commercializzazione.
Il settore nevralgico del colosso dei freni ha trovato, infatti, una nuova casa traslocando di poco; 12 mila metri quadrati suddivisi su due piani, prospicienti al principale plant Brembo nel Km Rosso, direttamente connessi — oltre che con una passerella all’edificio principale — al futubienti ro e focalizzati su un presente di sperimentazione continua. La costruzione della nuova palazzina, armonizzata dal punto di vista architettonico con tutta l’area, ha comportato un investimento di 20 milioni di euro, una gran bella cifra che si mette nella scia del 5%; questa è, infatti, la percentuale sui ricavi destinata al comparto di ricerca e sviluppo. Fatti due conti, su un fatturato come quello del 2018 (2.640 milioni di euro) sono circa 130 milioni. La nuova area ospita gli spazi del testing-prove su strada, il laboratorio materiali e quello per la ricerca avanzata, oltre allp show room interno dedicato all’esposizione dei prodotti Brembo. Progettato dal figlio maggiore del patron, Luca, architetto in ascesa negli amdel design internazionale, è proprio questo spazio che quasi stravolge il concept di un tradizionale «campionario aziendale»; l’impressione, tra elementi di acciaio e il nero dell’arredo, è quello di trovarsi in una gioielleria. Freni e pinze, sotto i riflettori del percorso espositivo, sembrano quasi sculture.
Insomma, se l’obiettivo era quello di impreziosire il prodotto in un contesto materico futurista, con schermi e proiezioni accese, Luca Bombassei l’ha pienamente centrato. «Siamo molto soddisfatti del nuovo impianto — ha commentato Alberto Bombassei, numero uno di Brembo — e che ci impegna in una nuova sfida molto importante: continuare sulla strada dell’evoluzione e innovazione, che ci permette di mantenere una leadership, riconosciuta in tutto il mondo, capace di soddisfare, e spesso anticipare, le esigenze dei nostri clienti». Pensare avanti è il sottotitolo delle sfide future; ad esempio, con dischi più leggeri a favore di un minore impatto ambientale.
Alberto Bombassei «Continuiamo sulla strada dello sviluppo per mantenere la nostra leadership»