Prenotazione passaporti: c’è un’inchiesta
L’ipotesi: accumulavano posti usando nomi falsi Il commissariato di Treviglio inaugura il nuovo ufficio
Sito della polizia di Stato intasato a tal punto da non riuscire a prenotare un appuntamento per il rinnovo del passaporto? È successo a migliaia di bergamaschi, ma a quanto pare la situazione non sarebbe da ricondurre a semplici problemi tecnici. Il commissariato di polizia di Treviglio ha segnalato in Procura un’agenzia di viaggi che, secondo gli elementi raccolti, aveva messo a punto uno stratagemma telematico per accaparrarsi le prenotazioni, tramite nomi falsi, e poi assegnarle ai clienti veri, a ridosso dell’appuntamento. La polizia è ora in attesa di una decisione della Procura sugli eventuali reati da contestare. E intanto, a Treviglio, è stato inaugurato il nuovo ufficio passaporti.
Ore e ore perse davanti al computer e tanto nervoso per tentare senza successo di prenotare l’appuntamento per il rinnovo del passaporto. Per mesi è stato il cruccio di migliaia di bergamaschi che, quando si collegavano al sito messo a disposizione dalla Polizia di Stato, trovavano l’agenda degli uffici bergamaschi già satura. Ottenere il documento di viaggio era diventato un vero problema e in molti finivano per recarsi fuori provincia oppure ricorrevano a levatacce per collegarsi al sito della Polizia sperando di trovare posto. Si scopre ora, però, che il problema potrebbe essere collegato a precise violazioni: la Procura della Repubblica sta valutando eventuali rilievi penali.
Gli investigatori del commissariato di Treviglio avrebbero infatti accertato che il sistema non era saturo per semplici difficoltà tecniche: gli elementi raccolti dalla polizia portano a un’agenzia di viaggi gestita da italiani e specializzata nell’ottenimento di documenti per stranieri che, attraverso uno stratagemma telematico, riusciva a occupare tutti gli spazi messi a disposizione dall’ufficio passaporti. Il nome di ignari cittadini, una volta stabilito il loro codice fiscale grazie ad alcuni siti internet, sarebbe stato utilizzato per accaparrarsi prenotazioni, poi «girate» ai veri clienti cambiando il nominativo in prossimità dell’appuntamento.
I disagi, almeno al momento, sembrano risolti, come ha sottolineato il vice questore aggiunto Angelo Lino Murtas durante la cerimonia di inaugurazione, ieri mattina, dei nuovi uffici amministrativi del commissariato, in particolare per i passaporti.
La nuova sede è stata realizzata nei locali dell’ex farmacia comunale, che si trova al piano terra del commissariato. Si è chiuso così un iter durato 11 anni che, dopo una lunga fase di stallo, era stato rilanciato nel 2018 dall’azione bipartisan delle forze politiche cittadine: anche grazie al supporto dei parlamentari bergamaschi, la vicenda era stata portata all’attenzione del ministero degli Interni. I locali sono stati quindi concessi in comodato d’uso gratuito dall’amministrazione comunale, che ha coperto i costi di allestimento insieme alla Cassa rurale e alla ditta A.P. Design, che ha poi eseguito i lavori.
«Gli uffici della polizia amministrativa — ricorda Murtas — non appaiono sui giornali per inchieste eclatanti, rimangono nell’ombra, ma sono essenziali per la vita del cittadino». «Uno dei miei primi incarichi — ha ricordato il questore Maurizio Auriemma — è stato la direzione di un ufficio di polizia amministrativa. Rispetto alle remore iniziali compresi quanto era ed è importante: perché le persone mettono la loro vita nelle mani della polizia».
«Grazie all’iniziativa di tutti i soggetti e di tutte le forze politiche — commenta il senatore Antonio Misiani, viceministro all’Economia, presente alla cerimonia a Treviglio — diamo nuovi e più efficienti spazi alle forze dell’ordine. Anche se l’organico deve essere rafforzato, questo è un passo importante verso una maggiore sicurezza per i cittadini della Bassa». Presenti anche il prefetto Elisabetta Margiacchi, più deputati e senatori bergamaschi, e l’assessore regionale Claudia Terzi.