«Invecchiamento e ambiente le sfide della città»
LE LINEE PROGRAMMATICHE A PALAZZO FRIZZONI. CON LA PROTESTA DEI NO PARKING
Avrebbe dovuto essere la seduta della presentazione delle linee programmatiche quella di ieri sera in consiglio comunale a Bergamo. È diventata invece una seduta con la protesta dei No Parking Fara e, di conseguenza, la sospensione per un’ora del consiglio e poi una discussione senza pubblico e senza centrodestra. «Due sono le sfide fondamentali — dice (dopo le proteste) il sindaco Giorgio Gori —, una demografica, l’altra ambientale». Gori parla anche di turismo, dell’aeroporto, di immigrazione e di Porta Sud, «il progetto più ambizioso di questo secondo mandato». Domani la replica delle minoranze.
Seduta sospesa I manifestanti gridano e alzano cartelli: i lavori si fermano finché l’aula non viene sgomberata
Sicurezza
Gandi annuncia: dopo un accenno di rissa possibili provvedimenti alla Malpensata
È servita più di un’ora al sindaco Giorgio Gori — ieri sera in consiglio comunale a Bergamo — per riuscire a prendere la parola e iniziare a presentare le linee programmatiche del suo secondo mandato. Con lo sguardo «alla Bergamo del 2030», dirà il sindaco.
A occupare la scena, all’inizio della seduta, poco dopo le 18.30, è il comitato No Parking Fara che chiede con insistenza di discutere un’interrogazione presentata a luglio dal Movimento 5 Stelle sul parcheggio di via Fara. Un documento che proprio ieri sera è stato ritirato dai grillini: «Quell’interrogazione è superata — dice la consigliera del M5S Sonia Coter —, va aggiornata. Abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti che ci servirà per conoscere gli ultimi sviluppi della vicenda e presentare una nuova interrogazione». A sua volta la Lega presenta un’interpellanza urgente sul parcheggio, ma la maggioranza promette di rispondere alla prossima seduta e spiega di voler andare avanti con la presentazione del programma di mandato. Il pubblico comincia a mostrare insofferenza, poi partono grida e vengono esposti cartelli. La seduta viene sospesa per un’ora, la polizia locale è costretta a far uscire i manifestanti, uno dopo l’altro.
Prossimi cinque anni
Solo alle 19.40 Gori può riprendere la presentazione delle linee programmatiche e parla per quasi 40 minuti. Prima, però, il centrodestra abbandona l’aula: «Questa sera non ce la sentiamo di restare qua — dice il leghista Giacomo Stucchi —, ce ne andiamo condividendo la protesta dei cittadini, è una questione di rispetto». Il sindaco non replica e tira dritto, presentando il suo programma in un’Aula quasi deserta, davanti solo al centrosinistra e al M5S. Gori parte dal 2014, quando la città «era in una situazione di grande stasi, lasciata dall’amministrazione Tentorio ben al di sotto delle sue potenzialità». Dice che il lavoro dei primi cinque anni è stato apprezzato dai cittadini, visto il risultato elettorale del 26 maggio. Poi elenca gli obiettivi dei prossimi anni. C’è il tema delle opere pubbliche (dallo stadio alla Montelungo, dal nodo di Pontesecco al rondò dell’A4). «Dentro questi temi — dice il sindaco — c’è una città che si mette in movimento. Ci aspetta un quinquennio di cantieri». Gori parla anche del turismo («C’è tanto lavoro da fare»), della sicurezza («Non la lasciamo alla propaganda delle minoranze»), di Porta Sud («Il progetto più ambizioso») e anche di immigrazione. Il sindaco spiega che è fondamentale la dimensione dei quartieri, perché è in questa dimensione che le persone si conoscono e si supportano.
Le sfide
Sono due quelle che Gori definisce le grandi sfide: una demografica, l’altra ambientale. «Nel 2035 — dice — un cittadino su tre avrà più di 65 anni. Bisogna lavorare per sostenere la natalità, per tenere i giovani a Bergamo o per farli arrivare qui (anche lavorando sull’accesso alla casa) e poi adattare la città ai bisogni degli anziani». Quando parla di ambiente, il sindaco cita l’aeroporto: «Da un lato — dice — è fondamentale per mantenere lo sviluppo economico del territorio, ma dall’altro è un fattore di sofferenza per migliaia di cittadini. Lavoreremo sia come azionisti (della
Sacbo, ndr) che come amministratori per far sì che tutti i quartieri restino sotto la soglia critica dei 60 decibel».
Gli assessori
Quando tocca agli assessori, inizia il vicesindaco Sergio Gandi (Sicurezza e Bilancio) e tra i progetti cita il sistema Thor per il telecontrollo dei varchi. Poi spiega che, nei giorni scorsi, davanti al parco della Malpensata c’è stato un principio di rissa fuori da un locale e che il Comune sta lavorando per capire se ci sono gli estremi per limitare quell’attività, come prevede un provvedimento appena varato. Gandi parla delle occupazioni abusive: «Questioni che vogliamo affrontare con decisione», dice. Marco Brembilla (Lavori pubblici) parla delle strade e di aree da riqualificare, come Borgo Palazzo tra viale Pirovano e via Gritti. Poi le piazze da rimettere a nuovo, piazza Cittadella e piazza Angelini, entrambe in Città Alta. Stefano Zenoni (Ambiente e Mobilità) cita l’efficientemente energetico e l’espansione del teleriscaldamento. Francesco Valesini (Riqualificazione urbana) spiega che il Comune
lavorerà anche con i privati per provare a recuperare aree come l’ex Fervet, dell’ex Gres e dell’ex Reggiani. Loredana Poli (Edilizia scolastica e sportiva, Sport e Scuola) spiega che verrà riqualificato il centro sportivo Italcementi e il Campo Utili. Marzia Marchesi (Verde) cita, tra le idee, quella di far coltivare ai cittadini nei quartieri ortaggi biologi a chilometro zero. Marcella Messina (Servizi sociali) lavorerà interfacciandosi con gli altri colleghi di giunta, per dare risposte trasversali. Giacomo Angeloni (Innovazione) estenderà il Bergamo Wi-fi, Nadia Ghisalberti (Cultura) lavorerà all’ampliamento delle biblioteche. Domani il consiglio tornerà a riunirsi: salvo sorprese, la parola dovrebbe passare all’opposizione per le repliche.