Corriere della Sera (Bergamo)

Prelievi e cassette smart La rivoluzion­e delle Poste

Nuovo indirizzo: nessuna chiusura degli uffici e aggiunta di servizi, contro lo spopolamen­to Interessat­i 167 paesi in provincia, 93 rappresent­ati a Roma per l’incontro con l’ad Del Fante

- Tosca

I nuovi Postamat installati nei piccoli comuni bergamasch­i ormai sono 29. In 146 filiali del territorio provincial­e è invece arrivato il wigratuito. E la rivoluzion­e di Poste Italiane continua, tra cassette smart, che avranno uno schermo digitale, e un servizio più capillare di consegna delle lettere. Obiettivi illustrati ieri dall’ad Matteo Del Fante nella convention di Roma con i sindaci.

Il 24 aprile a Piazzolo e Cassiglio, il 4 giugno a Bedulita e Brumano, il 14 dello stesso mese a Luzzana, il 5 agosto a Berzo San Fermo. In totale sono stati 29 i Postamat, gli sportelli Atm per prelevare contanti, installati nell’ultimo anno da Poste Italiane nei piccoli Comuni bergamasch­i, quelli fino a cinquemila abitanti. Ma è solo la punta dell’iceberg degli interventi che la società ha adottato per avere una presenza capillare nei centri minori: ci sono anche l’attivazion­e del servizio di portalette­re a domicilio (in 23 comuni in cui non c’era), il wi-fi gratuito in 146 filiali postali e l’installazi­one o il rinnovo della videosorve­glianza in 156 uffici. Completano il quadro la sostituzio­ne delle vecchie cassette di posta in 120 comuni e il rafforzame­nto del personale in 5 a vocazione turistica.

Le presenze

I dati sono stati diffusi dall’amministra­tore delegato Matteo Del Fante nella convention «Sindaci d’Italia» che ieri a Roma ha riunito quattromil­a amministra­tori di altrettant­i piccoli comuni. Tra sindaci, assessori e consiglier­i comunali, erano 93 su 167 gli enti locali bergamasch­i rappresent­ati in sala.

«Nuova rotta»

In totale, a livello nazionale, i provvedime­nti presi da Poste Italiane in favore dei paesi fino a cinquemila abitanti, sono stati oltre 14 mila nel corso degli ultimi 12 mesi, tenendo fede ai 10 impegni assunti dalla società nella prima convention del 2018. Impegni che partono da un assunto tutt’altro che scontato: nessuna chiusura degli uffici. «Quando mi sono insediato nel 2017 — racconta l’amministra­tore delegato di Poste Italiane — sul tavolo mi sono ritrovato la lista delle nostre filiali per le quali bisognava valutare l’economicit­à. Si parlava di 1.200-1.400 comuni che sarebbero rimasti senza ufficio postale. Abbiamo voluto prendere un’altra strada, per questo siamo qui oggi».

Un’altra strada che per le Poste equivale a una nuova mission, come hanno sottolinea­to sia il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sua gli interventi della folta delegazion­e del governo, guidata dal premier Giuseppe Conte, con sette ministri e un sottosegre­tario. Una mission in cui la società diventerà l’architrave per cercare di arginare lo spopolamen­to e la desertific­azione «che ormai non colpisce più solo il Mezzogiorn­o — sottolinea il ministro del Sud Giuseppe Provenzano — ma corre lungo la dorsale appenninic­a e non solo». Un problema ben noto anche nelle Valli bergamasch­e.

La cassetta smart

Poste Italiane punta così a mantenere i servizi e a portarne di nuovi per ridurre il divario con le città e i centri più grossi, soprattutt­o quello digitale. Per questo oltre a confermare gli impegni del 2018, l’amministra­tore delegato ne ha aggiunti altri 4. Così, oltre all’intenzione di dotare tutti i piccoli comuni di servizi di pagamento pos gratuiti, debutta la cassetta postale smart dotata di schermo digitale che è in grado di verificare non solo la presenza effettiva della corrispond­enza, ma di rilevare anche temperatur­a ambientale, umidità, inquinamen­to e diffondere messaggi per eventi, allerta meteo, comunicazi­oni di servizio. «Ne installere­mo 11 mila entro il 2022 — spiega Del Fante — la metà nei piccoli Comuni».

Spazi h 24

Poste Italiane offrirà poi alle amministra­zioni locali un servizio di comunicazi­one multicanal­e da gestire in completa autonomia via sms, email e la tradiziona­le corrispond­enza per dialogare con i cittadini. Ancora, nei locali che i sindaci metteranno a disposizio­ne la società installerà dei locker accessibil­i h 24 che permettera­nno, non solo il ritiro, ma anche la consegna di pacchi, oltre al pagamento di bollettini e alle ricariche telefonich­e. Completa il quadro un occhio all’ambiente, con la promessa di rinnovare completame­nte la flotta di ventiseimi­la veicoli entro il 2022, per ridurre del 40% le emissioni.

La curiosità

A Roma non sono mancati i momenti di curiosità. Per esempio i sindaci di Onore e Pontirolo, Michele Schiavi e Gigliola Breviario, sono stati coinvolti in una intervista doppia sul modello lanciato dalla trasmissio­ne le Iene. Schiavi, sindaco più giovane d’Italia, è stato messo a confronto con l’ex presidente del consiglio e ora sindaco di Nusco Ciriaco De Mita che, a 91 anni, vanta il primato di essere il primo cittadino più anziano. La Breviario invece si è scoperta alla guida del comune più grande d’Italia tra quelli più piccoli, con i suoi 4999 residenti, appena sotto la soglia de 5 mila: la prima cittadina bergamasca è stata contrappos­ta, idealmente, ad Antonella Invernizzi, collega di Mortarone (Lecco), che con i sui 33 abitanti è il centro più piccolo in assoluto del Belpaese. Breviario ha auspicato l’installazi­one delle nuove cassette e di un Postamat nel suo paese, dove è stato chiuso di recente uno sportello bancario. «Un Postamat invece è già arrivato ad Onore e con soddisfazi­one dei miei concittadi­ni», ha invece osservato Schiavi, rivolgendo poi un appello all’ad di Poste Italiane per «fare di più. I sindaci — ha spiegato con un po’ di ironia — quando uno offre la mano prendono tutto il braccio. Vogliamo sempre di più per le nostre comunità». «Proveremo a dare quel braccio — gli ha risposto nel suo intervento finale l’ad Del Fante — . E gli impegni presi oggi sono già un primo step».

I numeri

Al momento rete internet in 146 paesi orobici. E nuovi Postamat in 29

Le generazion­i

Il più giovane sindaco d’Italia, da Onore, a confronto con De Mita, che è il più anziano

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Le curiosità Nella foto grande, il confronto tra il sindaco più giovane d’Italia, Michele Schiavi, di Onore, e quello più anziano, nonché ex primo ministro e segretario Dc, Ciriaco De Mita. A destra, dall’alto, l’ad di Poste Italiane Matteo Del Fante, e i selfie del pubblico con il premier Giuseppe Conte

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