Strumento o potere? Un dibattito sull’algoritmo
Definire un algoritmo non è semplice. Almeno per chi non lo utilizza per lavoro, come i programmatori informatici (o meglio ancora gli sviluppatori, che scrivono i codici). Eppure gli algoritmi sono la nostra quotidianità: grazie a un algoritmo individuiamo, attraverso un sito che visualizza mappe e cartine, il percorso più veloce per spostarci in auto o a piedi; gli algoritmi assegnano le cattedre ai docenti del nostro paese; un algoritmo analizza i nostri acquisti fatti con il bancomat e ci suggerisce proposte; un altro guida i droni e le auto. Questa sera a Base Milano prende il via un nuovo format, Il Ring delle idee, progettato da Elisa Greco, che vede il confronto fra due gruppi di professionisti con linee di pensiero contrapposte su un tema di attualità o su personalità della storia (ore 20.30,
«L’algoritmo è il potere?» è l’argomento del primo appuntamento. «Niente di scientifico o di incomprensibile, l’obiettivo è capire se è il nuovo dominus delle nostre vite o se è solo un mero strumento che ci facilita lasciando però a noi gestione e potere», spiega Greco. Al confronto partecipano Umberto Ambrosoli, Chicco Testa, Patrizia Toia, Paolo Basilico, Marco Bentivogli e Paola Bonoma. Nel ruolo di arbitro il giornalista del «Corsera» Massimo Sideri. In chiusura Mauro Gallina, giudice della 7a sezione penale del Tribunale di Milano, valuterà l’aspetto giuridico della questione. A decidere sarà però il pubblico, chiamato al termine a esprimere un voto che porterà al verdetto finale. (Marta Ghezzi)