Un caso di Stato il rigore che non c’è
Napoli-Atalanta, il rigore che non c’è scatena l’ira dei parlamentari tifosi E scatta l’interrogazione al ministro
Èscattata un’interrogazione parlamentare bipartisan al ministro dello Sport per il presunto rigore negato al Napoli contro l’Atalanta. «Il governo assuma iniziative per assicurare a milioni di appassionati di calcio la regolarità del campionato di Serie A», la richiesta di deputati e senatori. Risponde il leghista e atalantino Belotti: «Solito piagnisteo partenopeo».
Mai come nelle ultime ore sono (ri)diventate attuali le parole del più grande statista britannico nel ‘900, Winston Churchill: «Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio». Perché chi pensava che il parapiglia al termine di Napoli—Atalanta mettesse fine alla vicenda del presunto rigore negato ai partenopei, dal quale è partita l’azione del gol del pareggio di Ilicic, si sbagliava di grosso.
I cinque minuti di sospensione del match per proteste (che sono costate il rosso all’allenatore del Napoli Ancelotti, ieri fermato per una giornata dal giudice sportivo) sarebbero stati assurdi anche se il penalty fosse stato solare. Condizionale d’obbligo perché le moviole hanno evidenziato al contrario che tutta la querelle parte da una gomitata rifilata da Llorente a Kjaer. Involontaria, certamente (l’attaccante stava prendendo posizione, peccato che non lo si possa fare con i gomiti alti), ma pur sempre da punire con un fischio. Che non è avvenuto, perché poi la sfera è finita all’Atalanta: regola del vantaggio. Piccolo appunto: il bomber dei partenopei non «impazzisce» per il presunto penalty, ma si limita ad allargare le braccia. Altro piccolo appunto, sull’utilizzo o mancato utilizzo del Var. Ma il punto dovrebbe essere solo se il rigore ci fosse o meno. E il penalty, immagini alla mano, non esiste.
Ma torniamo al day after. Che sembra una pagina di satira politica. Politica, perché quello che non riesce a fare l’emergenza economica o climatica — unire parlamentare di partiti opposti — è in grado di farlo il calcio. «Dopo quanto accaduto in Napoli-Atalanta, il governo assuma iniziative per assicurare a milioni di appassionati di calcio la regolarità del campionato di Serie A». È la richiesta di deputati e senatori di tutti gli schieramenti politici in un’interrogazione al ministro dello Sport. Assieme ai primi firmatari, Gaetano Quagliariello (presidente del Napoli Club Parlamento) al Senato e Paolo Russo alla Camera, hanno finora sottoscritto le interrogazioni i senatori Giacomo Caliendo, Luigi Cesaro, Annamaria Parente e Gianni Pittella, e i deputati Luigi Casciello, Antonio Pentangelo, Gianfranco Rotondi, Carlo Sarro, Raffaele Topo e Catello Vitiello e altre adesioni sono arrivate nel corso della serata di ieri.
A rispondere, il risicato gruppo di atalantini a Roma. Primo, il leghista Daniele Belotti tramite Facebook che bolla l’iniziativa come «il solito piagnisteo napoletano». Il collega di partito Roberto Calderoli va più sul tecnico: « Ma hanno così tanto tempo da perdere questi colleghi? A questi parlamentari vorrei ricordare il rispetto per l’arbitro e per i suoi collaboratori e vorrei ricordare che l’azione in questione è stata valutata per quattro minuti con il Var».