Il «Soviet party» del Maite e la polemica di Tremaglia
«Ben venga la goliardia, ma pare una scelta politica e di cattivo gusto. Non c’è molto da ridere». A scatenare la reazione di Andrea Tremaglia, capogruppo in minoranza per Fratelli d’Italia, il «CCCPietro - Soviet party», il 12 novembre. Organizzato dal club sociale Maite negli spazi dell’ex carcere Sant’Agata, l’evento punta a fare da spalla all’appuntamento sul cartellone della Donizetti Opera: «Pietro il Grande, Kzar delle Russie»; melodramma burlesco, riservato agli under 30, in scena la stessa sera alle 19 al Teatro Sociale. «Ve lo immaginate un “nazi party” a cura dei “camerati” inserito in una manifestazione importante, ospitato dentro spazi del Comune? Cosa sarebbe successo? — continua Tremaglia —. Non c’è da scherzare, a pochi giorni dall’anniversario della caduta del muro di Berlino, su un regime liberticida che ha oppresso intere nazioni e causato milioni di vittime. Chiedo spiegazioni all’Amministrazione». Gli organizzatori si limitano a sottolineare l’esplicita ironia vista l’antitesi storica mentre Palazzo Frizzoni risponde di non essere direttamente interessato all’evento: «Non c’è patrocinio o sponsorizzazione del Comune». (d.sp.)