La verve di Ilicic Con Freuler dieci giocatori a segno
Al netto delle polemiche, che lasciamo al resto della pagina, la partita di Napoli fornisce, contemporaneamente, delle conferme e delle novità in casa Atalanta. La prima conferma riguarda Gomez. L’argentino, schierato ancora, in pratica, da mezzala con compiti di costruzione di gioco, ha dimostrato di essere imprenscindibile per la manovra nerazzurra. Soprattutto quando là davanti manca Zapata e manca, così, la possibilità di sviluppare l’azione offensiva tramite l’utilizzo del colombiano come pivot. La seconda riguarda la difesa, che ha incassato ancora due reti. È l’ottava volta in stagione (su 13 incontri) che la squadra subisce almeno due gol. La causa è riconducibile alla verve altalenante dei difensori (Djimsiti è stato sostituito per scelta tecnica) e per un filtro a centrocampo che comincia a necessitare di manutenzione e dipende (troppo) dalla condizione di de Roon e Freuler. Soprattutto l’olandese (squalificato per la gara con il Cagliari di domenica) ha bisogno di riposo per ricaricare le pile. La grande novità del San Paolo è Josip Ilicic
( foto), il quale sembra essere definitivamente tornato dopo un inizio di stagione altalenante. Il gol decisivo è figlio di una freddezza davanti al portiere che pochi hanno. Soprattutto al minuto 86 di una gara tirata come quella di due giorni fa. Lo sloveno poi ha regalato giocate eleganti ed efficaci ed è tornato a saltare l’uomo come nella scorsa stagione. Di più, si è preso la palma di migliore in campo, bissando quella conquistata quattro giorni prima contro l’Udinese dove è stato il deus ex machina del roboante 7-1 rifilato ai friulani. L’altra conferma riguarda l’attacco. Con le due reti di Napoli, l’Atalanta sale a quota 30, una macchina da battaglia in grado di segnare, quindi, una media di tre gol a partita. In grado, inoltre, di mandare in rete (l’ultimo della serie è Freuler) dieci giocatori diversi.