Corriere della Sera (Bergamo)

Contro la Dinamo senza Zapata

L’Atalanta a San Siro contro la Dinamo. Ultima chance Ilicic e Malinovsky­i pronti, ma Zapata è ancora fuori

- di Matteo Magri

L’Atalanta scende in campo stasera a San Siro ( fischio d’inizio alle 21) contro la Dinamo Zagabria. «È una gara da vincere facendo affidament­o su chi gioca dall’inizio, ma pure su chi entra nel corso del match», dice Gian Piero Gasperini (nella foto). Il dilemma riguarda la formazione: Ilicic e Malinovsky­i sono disponibil­issimi, mentre Zapata è ancora nella lista dei non convocati.

Facendo l’occhiolino alla Coppa Davis di tennis appena finita in archivio, l’Atalanta «serve per rimanere nel match». Tradotto, contro la Dinamo Zagabria (fischio d’inizio alle 21 a San Siro) i nerazzurri dovranno vincere per continuare a sperare negli ottavi di finale di Champions League. Augurandos­i contempora­neamente che il Manchester City non sia in vena di regali natalizi anticipati, perché in caso di vittoria dello Shakhtar all’Etihad Stadium, anche i tre punti contro i croati servirebbe­ro a poco se non a puntare al terzo posto e, quindi, all’Europa League. Che potrebbe restare un traguardo a portata di mano pure con un pareggio con i croati.

«Abbiamo solo un risultato — spiega Gian Piero Gasperini — e lo possiamo ottenere sfoggiando una grande prestazion­e, sotto tutti gli aspetti. Ovviamente anche a livello difensivo. È una gara da vincere facendo affidament­o su chi gioca dall’inizio, ma pure su chi entra nel corso del match. Molto spesso è la panchina che determina i tre punti. All’andata abbiamo disputato la peggior partita della mia gestione qui a Bergamo. Ora l’Atalanta è migliore».

Il dilemma riguarda la formazione. Perché l’emergenza legata a infortuni e squalifica­ti vissuta prima della sfida con la Juventus (superata alla grande per quanto riguarda il gioco, meno per il risultato) è scomparsa, ma non del tutto. Josip Ilicic e Ruslan Malinovsky­i sono disponibil­issimi, mentre Duvàn Zapata è ancora nella lista dei non convocati («Non è guarito», taglia corto Gasperini).

Insomma, l’allenatore può mostrare i muscoli, ma non troppo. Anche perché sarà necessario mettere in campo dell’astuzia. Non avere fretta di andare in rete per non rischiare contropied­i micidiali, come quello subìto contro lo Shakhtar alla seconda giornata e che ha rimandato i nerazzurri a Zingonia con zero punti. Il risultato che probabilme­nte ha pesato di più nell’economia della Champions League.

L’atteggiame­nto dell’Atalanta, a tratti spregiudic­ato, non crea problemi a uno che di mestiere fa il difensore di lungo corso come Rafael Toloi. Anzi. «Contro la Dinamo dovremo stare attenti — la spiegazion­e del brasiliano —. Tutti i ragazzi del reparto arretrato hanno le qualità per giocare con questo stile, che piace. L’importante è guadagnare i tre punti, noi siamo pronti».

«Con questa, Zapata sarà mancato per nove partite, Ilicic è stato assente in tre occasioni. Malinovsky­i e Muriel hanno avuto dei forfait. Qualunque squadra, se togli giocatori di questo valore, ne risente — continua Gian Piero Gasperini —. La Dinamo Zagabria due mesi fa è stata bravissima a non farci mai giocare, producendo un pressing altissimo. Non siamo mai stati in grado di trovare delle soluzioni se non saltuariam­ente. Credo che a San Siro sarà un’altra gara, e noi dovremo essere capaci di adattarci a qualsiasi loro atteggiame­nto. Siamo preparati e abbiamo l’obbligo di dare risposte ben diverse rispetto a quelle di Zagabria. Non so come imposteran­no il match, se deciderann­o di stare coperti. Quello che è certo è che anche loro devono fare punti per continuare a sperare».

❞ È una gara da vincere anche con chi entrerà. Molto spesso è la panchina a portare i tre punti Gian Piero Gasperini allenatore

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Capitano Alejandro «Papu» Gomez, 31 anni, durante la preparazio­ne della vigilia. In una recente intervista l’attaccante ha ammesso di essere rimasto sorpreso dal livello tecnico degli avversari in Champions

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