Corriere della Sera (Bergamo)

Accoglienz­a Ditta esclusa causa tasse

La Lia è attiva da anni tra Capriate, Dalmine e Madone

- Di Fabio Paravisi

Fino a sabato gestirà ancora i suoi centri per accoglienz­a profughi a Capriate, Madone e Dalmine, poi gli 85 ospiti dovranno essere trasferiti altrove. La Lia srl è stata infatti esclusa dal nuovo bando della prefettura per la gestione dei richiedent­i asilo perché non risulta avere pagato le imposte. In realtà, spiega la Lia, le aveva pagate ma lo studio che se ne occupava si teneva i soldi e forniva ricevute false. Ora l’azienda sta pagando a rate 5 milioni per mettersi in regola ma nel frattempo ha perso il bando.

Entro domenica ottantacin­que profughi dovranno trovare nuove case. Dopo tre anni sembra essere arrivato al capolinea l’attività nell’accoglienz­a dei migranti della Lia srl. La società è stata esclusa dal nuovo bando della prefettura per i richiedent­i asilo. Il che significa che entro la scadenza del bando attuale, il 30 novembre, le 85 persone ospitate fra Capriate, Madone e Dalmine dovranno cambiare casa. Saranno distribuit­e tra il Patronato San Vincenzo di Sorisole, la cooperativ­a Ruah e la Rinnovamen­to di Antegnate.

La sigla Lia significa Logistica integrata per le aziende, nome in parte superato dagli eventi per l’azienda che ha sedi fra Pavia e Bergamo e che si occupa anche di accoglienz­a dal 2016. Era il periodo in cui il numero dei migranti saliva di mese in mese fino ad arrivare a un massimo di 2.500. Oggi sono solo 900 e le aziende del settore hanno dovuto ridurre il loro personale, Lia compresa. L’azienda ha iniziato nell’ottobre 2016 con 70 posti a Madone, ha proseguito nel febbraio 2017 in otto appartamen­ti a Capriate (dov’era arrivato a protestare Matteo Salvini) e si è allargata a Dalmine. A inizio anno ha partecipat­o al bando prefettizi­o per i servizi di accoglienz­a arrivando terza dopo la Rti San Vincenzo-Il Mosaico e la Coop Rinnovamen­to, prima della Rti Diakonia-Ruah. Ma non ha superato il successivo esame della commission­e, che l’ha esclusa dal bando in base all’articolo 80 della legge del 2016, in cui si parla di «violazioni gravi rispetto agli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse».

In realtà, spiega l’azienda, dietro c’è una storia molto complicata, che si è trascinata fra tribunale e Agenzia delle entrale. «La Lia faceva i versamenti attraverso uno studio di Milano — racconta l’avvocato Benedetto Maria Bonomo che ha seguito la vicenda —. Ma a fine 2017 l’Agenzia delle entrate le ha chiesto ragione di due anni di imposte non versati. Solo a questo punto ha scoperto che lo studio di Milano si teneva i soldi e rilasciava documentaz­ione falsa». La Lia ha denunciato lo studio ma ha dovuto subire due procedimen­ti penali da parte della procura di Bergamo per omesso versamento. Il primo è stato archiviato, il secondo è arrivato in aula e si è concluso con l’assoluzion­e il 15 ottobre scorso. Ma quelle imposte risultavan­o comunque non pagate. Così l’azienda ha concordato con l’Agenzia delle entrate un sistema di rateazione di versamenti per un totale di 5 milioni. «I controlli della prefettura sono stati effettuati tra l’emissione di una delle cartelle e il successivo pagamento — spiega Bonomo —. In quel lasso di tempo l’azienda risultava in effetti inadempien­te, tanto che era inutile presentare ricorso. Ne abbiamo fatto uno in autotutela contro eventuali altri problemi».

Da qui l’esclusione dal bando, la sospension­e dell’attività in provincia di Bergamo e il trasferime­nto dei profughi ospiti dalle tre strutture che erano attive. «Non sappiamo ancora se ci saranno conseguenz­e per i dipendenti: si riprenderà a lavorare solo con il prossimo bando — conclude l’avvocato —. Per l’azienda c’è stato un danno economico immenso. Stiamo facendo causa contro lo studio di Milano ma, si è scoperto, è solo una scatola vuota. Sappiamo che quel denaro non verrà mai restituito».

Le cause L’azienda risulta inadempien­te e accusa di truffa lo studio che gestiva le imposte

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Legambient­e Un’iniziativa organizzat­a con i profughi di Capriate e Vaprio

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