Corriere della Sera (Bergamo)

E da Milano il rientro in taxi

- Pietro Tosca

Treno cancellato e ritorno nella Bassa in taxi per alcuni tifosi atalantini.

Se l’Atalanta con la vittoria a San Siro non ha perso l’ultimo treno per la Champions, peggio è andata a una quarantina di tifosi bergamasch­i lasciati a piedi dall’ultimo convoglio che da Milano doveva riportarli a casa. Dopo il fischio finale con ancora il 2-0 marcato da Papu Gomez negli occhi un manipolo di supporter della Dea si è diretto alla Stazione Centrale. Obiettivo: il convoglio 10742, l’ultima corsa della giornata. La partenza è prevista alle 00.15 con fermate a Pioltello, Melzo e Cassano d’Adda prima di arrivare a Treviglio e poi al capolinea di Romano. Da lì si prosegue in pullman perché la linea per Brescia la notte è chiusa per lavori. «Il treno era annunciato al binario 23 — racconta il treviglies­e Chicco Crippa — però non si è mai visto. Invece quando mancavano 10 minuti alla partenza ci hanno mandato al binario 9. Il convoglio previsto era rotto e sarebbe dovuto arrivare là un treno sostituto dal deposito». Gambe in spalla, i supporter nerazzurri sono corsi al nuovo binario, ma hanno capito subito che tornare a casa sarebbe stata una partita ben più difficile di quella con la Dinamo Zagabria. Le porte del nuovo treno, infatti, erano bloccate e solo dopo un’ora d’attesa sono arrivati due tecnici che sono riusciti ad aprirle. Ormai era l’1.30 passata ma i tifosi bergamasch­i hanno sperato ancora di riuscire a partire. Invece il treno non si è mai mosso e alle 2.20 è arrivato il fischio finale da Trenord. «Corsa cancellata — racconta ancora Crippa — e si salvi chi può. A quell’ora la stazione Centrale è chiusa. Non ci sono altri treni né mezzi pubblici». Mentre qualcuno gettava la spugna e andava in cerca di un albergo, la maggior parte degli atalantini si è diretta alla volta della sede della Polfer. «Ormai erano le 2.45 — precisa Crippa — e volevamo sporgere denuncia però gli agenti ci sono venuti incontro e ci hanno accompagna­to nella galleria della stazione. Qui il personale Trenord, verificati i biglietti, ci ha informato che avevano messo a disposizio­ne dei taxi». Divisi in gruppi i tifosi sono stati riaccompag­nati alle stazioni di partenza. «Sono arrivato a casa dopo le 3.30 — conclude Crippa —. È stata un’odissea, ma per vedere la prima vittoria della Dea in coppa, questo e altro».

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La comitiva Alle 2.20 la partenza per il rientro

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