Per Carona i «separati» di Piazzatorre
Calvetti e Dentella interessati, ma abbassando i costi
Aspiranti gestori a patto che il Comune riveda il bando. Per la gestione del comprensorio sciistico di Foppolo e Carona si fanno avanti Marco Calvetti e Stefano Dentella. Insieme nella Monte Torcola, la società della stazione di Piazzatorre, qui si muovono in solitaria. Hanno risposto all’avviso di manifestazione di interesse ieri, a pochi minuti dallo scadere del tempo previsto. Entrambi si dicono disposti a farsi carico degli impianti se non arriveranno offerte e a condizioni economiche diverse da quelle indicate nel bando. In base ai tempi della procedura per l’assegnazione si andrà al 9 dicembre. In forse l’apertura del prossimo weekend in ogni caso solo per le seggiovie di Foppolo.
Tutto per la discesa. Ma è una continua salita. Si affacciano due aspiranti gestori per gli impianti sciistici di Foppolo e Carona. Sono Marco Calvetti e Stefano Dentella. In una parola, Piazzatorre. Da soci della Monte Torcola, che dal 2017 ha preso in carico le piste attorno al Gremei, qui viaggiano separati. Le rispettive buste hanno varcato la soglia del municipio di Carona una di seguito all’altra a dieci minuti dallo scadere del tempo fissato dall’avviso pubblico. E tutte e due contengono una premessa da riassumere così: ci siamo, ma non alle condizioni del bando. Come per la fideiussione da 400 mila euro chiesta come garanzia o per gli stessi 210 mila euro del canone di affitto per questa stagione (80 mila a Foppolo, 130 mila a Carona).
Calvetti, 65 anni, 40 di esperienza nel settore, si è specializzato nella manutenzione degli impianti e ora gira da un comprensorio all’altro, ma la sua famiglia un tempo era proprietaria delle seggiovie a Piazzatorre, che resta la sua base: «Nell’ultimo mese — dice — ho lavorato alle seggiovie di Foppolo, ho sviluppato delle relazioni e, senza volere ripetere le solite frasi trite e ritrite o i discorsi su quanto ci vogliamo bene in Val Brembana, credo sarebbe una perdita per tutti la chiusura di Foppolo». Ma, appunto, non è una discesa. Carona ora inviterà i possibili gestori (non solo i due che hanno risposto all’avviso, ma anche altre società del mondo neve), che avranno cinque giorni per formulare un’offerta sulla base dei criteri indicati. «Sono paletti che non siamo in grado di rispettare, non ci sono i tempi — spiega Calvetti —. Mettiamo però a disposizione le nostre competenze tecniche per sederci al tavolo con il Comune qualora non ci fossero alternative. In Appennino abbiamo gestito emergenze anche peggiori, con stazioni da aprire il 21 dicembre». Calvetti si muove con la sua Sacif seggiovie, l’azienda che faceva parte della Graffer e che dall’aprile 2016 ha ritirato con un tempismo perfetto per risparmiarsi il terremoto giudiziario scaturito dal rogo a Quarta Baita e Montebello dell’estate successiva (la Graffer di Sergio Lima è l’azienda del presunto appalto truccato). E Dentella? «Si era già mosso in maniera autonoma con una sua proposta in un periodo in cui io ero in Val d’Aosta — chiarisce Calvetti —. In questa prima fase, visto che lui è un passo avanti, ho ritenuto fosse meglio procedere così, ma non escludo che strada facendo ci si possa unire». Anche per l’imprenditore del Monte Poieto vanno riviste le condizioni: «Ho proposto di abbassare il canone e alzare la percentuale per il Comune sugli utili, e una fideiussione più bassa e legata allo stato dei beni», precisa Dentella.
A margine, una nota di rammarico dell’assessore (fresco di nomina) Angelo Bagini, l’uomo che per Carona sta seguendo la partita: «C’è un po’ di amarezza per il fatto che nessuna azienda del territorio si è fatta avanti», osserva. Ulteriori valutazioni sono rimandate allo scadere del bando, il 9 dicembre, indica la procedura. Se tutto va bene, si scierà dunque dal 21 dicembre, a meno che Foppolo non riesca a strappare l’apertura anticipata per il prossimo weekend. Un incontro sul punto è fissato per domani.
Gli aspiranti gestori I due imprenditori soci della Monte Torcola in questa partita si muovono in autonomia