Incetta di premi al Gran Galà del calcio
Il riconoscimento dell’Associazione calciatori premia Zapata, Gasperini, Ilicic e società Il colombiano, rientrato dalla Spagna, non ci sarà con il Verona
Al Gran Galà del calcio, l’Atalanta fa il pieno di premi. Miglior centrocampista è Ilicic. Miglior attaccante, Zapata. Premiati anche mister Gasperini e la società nerazzurra (nelle foto, dall’alto, in senso orario, Gasperini, Ilicic e Zapata).
L’unico a rimanere fuori è colui che meno credeva nel premio. «Non ci spero, lo ricevi solo se giochi in una grande squadra», le parole di Gomez in una recente intervista al Corriere Bergamo. Il capitano atalantino, in nomination al Gran Galà del calcio, organizzati dall’Associazione Italiana Calciatori, è rimasto a bocca asciutta. Non i colleghi nerazzurri. Perché l’Atalanta esce dalla serata del Megawatt
Court di Milano facendo incetta di riconoscimenti: miglior attaccante (Zapata), miglior centrocampista (Ilicic), miglior allenatore (Gasperini) e l’Atalanta stessa come miglior società. Medaglie al petto che certificano — ancora una volta — la bontà della scorsa stagione, quella terminata al terzo posto e che ha permesso la prima storica partecipazione alla Champions League. Prima di ieri, compresi gli Oscar del Calcio (manifestazione che si è tenuta fino al 2011, quando è stata sostituita dal Gran Galà), il club nerazzurro aveva ottenuto un solo premio, oltre vent’anni fa, grazie a Pippo Inzaghi, miglior giovane nel ‘97. Emozionato, sale sul palco il presidente Antonio Percassi a ritirare il premio alla società. E dichiara: «Se Gasperini firma a vita, accetto subito».
Se l’Atalanta dell’anno scorso viene premiata, quella di quest’anno tiene il passo. Dopo l’ultima giornata, i bergamaschi si ritrovano ad avere un tesoretto di cinque punti sul settimo posto (occupato dal Napoli), il primo che non garantisce la qualificazione in Europa. Per mantenerlo o aumentarlo, servirà una prestazione simile a quella sfoggiata contro il Brescia, sabato con il Verona al Gewiss Stadium. Punti necessari anche a migliorare lo score casalingo dei nerazzurri, il vero tallone d’Achille della squadra. Debolezza che, a dir la verità, è una costante degli ultimi anni. Se consideriamo solo le gare interne, l’Atalanta ha una media da retrocessione; la graduatoria parla di quart’ultima posizione e sette punti, gli stessi del Genoa che, nella classifica che conta, sta lottando per salvarsi. Da Scudetto, al contrario, il cammino lontano da Bergamo: meglio di Gasperini (18 punti) ha fatto solo Conte con l’Inter (21).
Sabato, l’allenatore di Grugliasco dovrà affidarsi in attacco ai soliti noti. Perché il colombiano, presente alla cerimonia di Milano, è finalmente rientrato dalla Spagna, dove ha svolto lavoro di fisioterapia per recuperare dalla lesione di primo grado all’adduttore , ma è da escludere un suo utilizzo per il match con l’Hellas. Il sudamericano completerà il programma di recupero a Zingonia con la speranza che possa almeno andare in panchina a Kharkiv, nella trasferta decisiva di Champions League contro lo Shakhtar. Al Gran Galà si è detto soddisfatto ma è sembrato cauto: «Devo guarire bene». La speranza è che al ritorno possa continuare a segnare come prima dello stop. Cioè, tanto. In 7 partite, Zapata era andato a segno 6 volte in campionato ed una in Champions, contro lo Shakhtar. Non solo Duvan. Per il Verona sono in dubbio anche Kjaer e de Roon. Il danese sta curando l’affaticamento muscolare, mentre l’olandese avverte fastidio al ginocchio sinistro.
In casa e fuori A Bergamo cammino da retrocessione, fuori i nerazzurri corrono per lo Scudetto
❞ Questo premio per me è una grande soddisfazione. Il mio rientro in campo? Quando si tratta di tendini l’infortunio è delicato. Devo guarire bene
Duvan Zapata