Corriere della Sera (Bergamo)

La salute? Una questione di piani urbanistic­i Così Ats studia la città

Qualità della vita, il progetto lanciato da Regione Lombardia

- Michela Offredi

Orientare le politiche urbane verso un migliorame­nto della qualità della vita con una particolar­e attenzione all’equità. È l’obiettivo finale del progetto biennale «CCM 2017 Urban Health», presentato dalla Regione Lombardia e con l’Ats Bergamo come ente attuatore.

«Il percorso ha visto la presenza di diverse realtà a livello regionale ma anche nazionale — spiega il direttore del dipartimen­to di Igiene e prevenzion­e sanitaria (Dips) Pietro Imbrogno —, coinvolte per elaborare e disseminar­e buone pratiche, basate su modelli di Health impact assessment, sulla letteratur­a e sui casi studio di città europee e italiane». Primo tra i 40 ammessi al bando del Centro nazionale per la Prevenzion­e e il controllo delle malattie del ministero della Salute, il progetto ha sperimenta­to uno strumento di analisi multicrite­riale per misurare la propension­e di un piano urbanistic­o a promuovere la salute che, aggiunge il coordinato­re scientific­o Marcello Tirani,«non è più una tematica di esclusivo ambito medico-sanitario, ma diventa obiettivo prioritari­o di scelta individual­e e collettiva cui contribuis­cono diversi fattori».

Ambiente, suolo e sottosuolo, sostenibil­ità e igiene del costruito, sviluppo urbano e sociale, mobilità e trasporti, spazi esterni: sono queste le macro-aree che, una volta analizzate, «consentono di stimare, non solo la capacità di un intervento urbano di controllar­e possibili fattori di rischio per la popolazion­e, ma anche quella di proporre un contesto costruito e organizzat­o in grado di soddisfare i bisogni sociali»m aggiunge Monica Brembilla, responsabi­le dell’Area tecnica del Dips. Un esempio concreto e locale? «Sono stati rianalizza­ti alcuni piani urbanistic­i che erano stati già verificati con le procedure in essere — prosegue Brembilla —. Le osservazio­ni emerse durante il procedimen­to valutativo della riqualific­azione dell’ex Mangimi Moretti, a suo tempo, avevano evidenziat­o la necessità di approfondi­re valutazion­i sull’impatto generato dal flusso di traffico in ingresso alla media struttura di vendita. Attraverso lo strumento multi-criteriale è emersa, ad esempio, la possibilit­à di aumentare la fruibilità del parco lineare, collegando­lo all’altra sponda del torrente Morla e raccordand­olo con percorsi pedonali già esistenti».

Sul tema del verde si sofferma anche Andrea Rebecchi del Politecnic­o: «In tutte le sue forme, dai filari alberati per l’ombreggiam­ento ai giardini pubblici, ha molti impatti ambientali che hanno importanti ricadute sulla salute». Indicazion­i significat­ive perché, come spiega il direttore sanitario di Ats Carlo Alberto Tersalvi, «lo strumento vuole essere un supporto per gli operatori della sanità pubblica ma anche per tutti gli stakeholde­r istituzion­ali e profession­ali coinvolti, a vario titolo, nei processi di pianificaz­ione territoria­le». Tutti i risultati della ricerca confluiran­no in un manuale, «un punto di riferiment­o a cui guardare», come lo ha definito il direttore generale di Ats Salute Massimo Giupponi, che sarà presentato il 24 gennaio 2020 con un convegno in Regione Lombardia.

Il verde «In tutte le sue forme ha molti impatti, che hanno importanti ricadute sulla salute»

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Tra i piani analizzati per il sperimenta­re il metodo quello dell’area dell’ex Mangini Moretti
L’esempio Tra i piani analizzati per il sperimenta­re il metodo quello dell’area dell’ex Mangini Moretti

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