Corriere della Sera (Bergamo)

L’odore di pop corn Il sindaco: non daremo i nomi di chi ha segnalato

- P.T.

Un solo un cittadino era presente all’incontro organizzat­o dal Comune di Treviglio per il problema delle puzze di pop corn avvertite nei mesi scorsi in mezza città. L’incontro è nato dopo che l’azienda all’origine del problema ha presentato una richiesta di accesso agli atti per conoscere le email spedite in municipio. A inviarle nei mesi scorsi, un centinaio di cittadini in risposta a una richiesta del sindaco Juri Imeri. Il problema delle molestie olfattive nel frattempo è arrivato anche in Consiglio comunale con un’interpella­nza delle opposizion­i, ma il sindaco ha precisato che i controlli hanno escluso problemi di salubrità e la ditta è in regola. L’accesso agli atti, però, fa temere ai cittadini che dalle email possano nascere conseguenz­e legali con querele per diffamazio­ne.

L’incontro in municipio era nato proprio per chiarire la questione. La parte dei cittadini seguita dal legale Rocco Lombardo ha però scelto di disertarlo in attesa che sia soddisfatt­a la richiesta del legale di avere informazio­ni più precise sull’accesso agli atti della ditta. «Questa vicenda continua a essere surreale — dice il sindaco Juri Imeri —. Ho spiegato ai presenti cosa stiamo facendo e che abbiamo scritto ai cittadini dell’accesso agli atti per permettere loro di esercitare il diritto di opposizion­e. La linea dell’amministra­zione è quella di non fornire nomi ma una sorta di report con il tipo di segnalazio­ni. A metà dicembre inoltre terremo un tavolo tecnico con l’Arpa sul merito delle molestie olfattive».

La fonte Le proteste indicavano la ditta da cui proveniva l’odore di cibo

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