Corriere della Sera (Bergamo)

«Scrivo per superare il dolore della morte di Wondy»

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Scrive di baci dati, mancati, desiderati. Scrive di vita, la sua, assimilabi­le a quella di genitori con figli da educare. Ma la morte della moglie Francesca è stato l’inizio di un’altra storia: quella di un padre che si rimbocca le maniche per crescere da solo Angelica e Mattia. Alessandro Milan, giornalist­a di Radio24, alle 18 sarà da Ibs Libraccio in via XX Settembre, per presentare «Due milioni di baci», edito da DeA Planeta. Secondo romanzo, ripercorre alcuni momenti cruciali della biografia di padre, di figlio, che da bambino amava la panna con la cannella, di uomo e marito, che di sabato sera cucinava per gli amici, grazie ai quali si sente vivo. Ed ecco che a sipario di ogni capitolo si leggono i messaggi della chat «Le mie amiche».

«Tutti veri e approvati prima della stampa — ride —. Gli amici sono come la rete protettiva stesa dai vigili del fuoco prima che ti butti. Volevo ringraziar­li. E poi lì dentro c’è la mia vita che si racconta, è un metodo per descrivere lo stato d’animo del momento, a volte allegro, a volte scanzonato, serio». Partendo dai suoi baci, Milan invita il lettore a riscoprirn­e l’importanza. «È un gesto antico e spontaneo, da recuperare — spiega —. Lo dico in senso metaforico, perché quelli che per me sono baci, per la mia amica Jessica, che non ne dispensa, sono le carezze, l’affetto. Invito

a essere più empatici». Dopo la morte della moglie Wondy, Milan ha messo in pagina sé stesso, condividen­dolo con i figli. «Lasciavo le bozze in giro. Angelica le ha anche corrette e quando è uscito il libro lei e Mattia dicevano che era uscito il loro libro». «Ho scritto per affrontare il dolore — ammette —. Aprirsi e mettersi a nudo in pubblico è stata una operazione spericolat­a, pensando di stare meglio. Ma non scriverò un terzo libro sulla saga dei Milan». Nel romanzo ogni capitolo corrispond­e a un colore, associato a un’emozione, e diverse sono le canzoni citate, perché «ognuno ne ha una che segna gli snodi della propria esistenza», continua il giornalist­a, ricordando quelle di Jovanotti e la colonna sonora de Le fate ignoranti, con cui lui e Francesca si innamoraro­no. Ora il conflitto tra il sacrificar­e del tempo prezioso alla cura dei figli e il lavoro è risolto grazie agli amici, al darsi da fare e «allo smentire che gli uomini non sono multitaski­ng. Organizzo quattrocen­to cose in contempora­nea, come una qualsiasi donna, ma come non sa fare un qualsiasi uomo. Sono un ibrido, un donno», ride. (d.m.)

 ??  ?? Giornalist­a Alessandro Milan, 49 anni, lavora dal 1999 a Radio24. «Due milioni di baci» è il suo secondo romanzo
Giornalist­a Alessandro Milan, 49 anni, lavora dal 1999 a Radio24. «Due milioni di baci» è il suo secondo romanzo

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