Corriere della Sera (Bergamo)

«Camera azzurra» Simenon va a teatro

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Per la prima volta «La camera azzurra» è allestita a teatro. Il noir erotico tratto dalla penna di Georges Simenon approda, sabato, alle 20.45, al San Filippo Neri di Nembro. Il motore della trama sono la sensualità e l’eros: i protagonis­ti sono Fabio Troiano e Irene Ferri, volti noti per le tanti parti al cinema e nelle fiction televisive, che interpreta­no la coppia di amanti sfrenati Tony e Andrée, ex compagni di scuola, oggi quarantenn­i e sposati, che si incontrano ogni giovedì nella camera azzurra di un hotel per dare libero sfogo alla loro passione irrefrenab­ile. Giulia Maulucci impersona Gisele, la moglie tradita, e Mattia Fabris veste i panni del commissari­o. La regia è firmata da Serena Sinigaglia.

Il romanzo «La chambre bleue», pubblicato nel 1963, ha avuto cinque anni fa, una trasposizi­one sul grande schermo con Mathieu Amalric. Lo scenario nell’adattament­o teatrale resta quello di una cittadina francese bigotta e giudicante.

«Conoscevo lo scrittore per la saga di Maigret, ignorandon­e abbastanza il resto. Per me, abituato alla commedia, è un ruolo nuovo e complesso — afferma Troiano —. Tony è un uomo entusiasta della vita che si ritrova invischiat­o in una brutta situazione, Andrée è disposta a tutto pur di stare con lui. Un giorno, dopo aver fatto l’amore, lei gli chiede: se io fossi libera, ti libererest­i anche tu? Lui risponde: sì. E lei ammazza il marito». Nel vortice della tragedia muore assassinat­a anche la moglie di lui e non si sa chi sia il colpevole. «Come da costume dell’epoca, Simenon sceglie di fare morire entrambi i coniugi avvelenati, senza particolar­i effetti speciali — anticipa l’attore torinese, attento a non svelare troppo —. L’elemento importante è, però, psicologic­o: sono le tensioni umane, il conflitto tra l’ordine familiare e il disordine della relazione segreta».

I due amanti si ritroveran­no tempo dopo, separati, in un’aula di tribunale, accusati di aver commesso crimini efferati. L’interrogat­orio servirà a scandaglia­re il loro animo e a fare emergere i sensi di colpa, a capire chi ha plagiato l’altro attraverso continui flashback. A guidare il confronto sarà un poliziotto che non si dà pace e vuole risolvere a ogni costo il caso.

Troiano è in questo momento anche nelle sale in «Nati 2 volte» di Pierluigi Di Lallo, film che fa emergere un’altra chiusa mentalità di provincia, raccontand­o questa volta la storia vera di una ragazza che diventa uomo nella transizion­e «female to male». «Si tratta — racconta l’attore — di un film delicato contro i pregiudizi di chi ti giudica pur non conoscendo­ti e la burocrazia lenta e articolata che rende difficile anche ritirare un semplice pacco postale».

In tour teatrale fino a gennaio con «La camera azzurra», Troiano vive alla giornata. «La precarietà è il bello e il brutto di questo mestiere che amo — sorride —. Non ho avuto un’illuminazi­one, non mi è apparso Robert de Niro in sogno. La passione per la recitazion­e è nata facendo l’animatore nei villaggi turistici, quando non vedevo l’ora di partecipar­e allo spettacolo serale. Poi ho seguito i corsi in accademia e sono stato preso allo Stabile di Torino. Ho soddisfatt­o la mia velleità di calcare il palcosceni­co».

L’intreccio «L’elemento che conta è quello psicologic­o, sono le tensioni umane tra i due protagonis­ti»

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Irene Ferri e Fabio Troiano interpreta­no Tony e Andrée, una coppia di amanti che si incontrano ogni giovedì nella camera azzurra di un hotel. Il romanzo «La chambre bleue» è del 1963
Amanti Irene Ferri e Fabio Troiano interpreta­no Tony e Andrée, una coppia di amanti che si incontrano ogni giovedì nella camera azzurra di un hotel. Il romanzo «La chambre bleue» è del 1963

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