Traffico di droga, la Dia sequestra terreni a Moio
Marco Bruno Bernini, brianzolo di 53 anni, è considerato dalla Direzione investigativa antimafia il protagonista di un traffico di hashish, via mare, dal Marocco all’Italia. La Dia ha sequestrato a Moio de’ Calvi un appartamento e quattro terreni intestati a Bernini.
Il trasporto di stupefacenti, hashish in particolare, avveniva soprattutto per mare: «fumo» dal Marocco, con carichi pesanti. Ma a quanto pare gli investimenti di uno dei principali sospettati avvenivano altrove: a Moio de’ Calvi Marco Bruno Bernini, brianzolo di 53 anni, è proprietario di un piccolo appartamento in via Papa Giovanni XXIII 39, dove ha la residenza, ma anche di quattro appezzamenti di terreno. Tutto sequestrato da ieri, insieme a tre automezzi e 6 immobili in altre province: questa la misura di prevenzione, per 1,5 milioni di euro, disposta dal tribunale di Milano su proposta del generale Giuseppe Governale, direttore della Direzione investigativa antimafia. Bernini è già stato condannato a 16 anni per associazione a delinquere e traffico internazionale di stupefacenti, dopo l’inchiesta «Double Game» della Dda e della squadra mobile di Bologna: con altri complici, e grazie alla barca denominata «Cafè del mar», tra il 2014 e il 2018 avrebbe importato in Italia tre tonnellate di hashish. Circa mille chili erano stati individuati dagli investigatori proprio sulla barca, appena attraccata a Marina di Pisa, il 2 luglio del 2014. Altri mille erano invece spuntati in un box di via Padova, a Milano, a settembre dell’anno scorso. Da quel ritrovamento, e dalla scoperta di un altro garage sospetto poco lontano, era iniziata una nuova inchiesta della Dda di Milano. Bernini è agli arresti domiciliari a Brugherio (Monza e Brianza). (a.d.l.)