Mps e Confimi, 70 milioni per innovare le aziende
«Si sta discutendo del Mes e in mezzo ci siamo noi, senza chiarezza sul nostro futuro. E poi se l’Italia sarà attenzionata dall’Europa, mi chiedo, che fine farà lo spread?». È un Paolo Agnelli particolarmente puntuto quello che si rivolge agli specialisti finanziari del Monte dei Paschi di Siena. L’occasione, per il presidente di Confimi Industria e Confimi Bergamo, è la presentazione di un plafond di 70 milioni di euro stanziati dall’istituto toscano alle imprese bergamasche associate, dopo una valutazione degli scenari. Per esempio l’allerta interna: entro il 15 agosto 2020 le aziende con almeno 20 dipendenti e 4 milioni di fatturato dovranno dotarsi di una procedura interna di analisi degli indicatori aziendali e contabili fuori parametro. Il plafond di 70 milioni aiuterà le imprese a svilupparsi. In più Mps metterà a disposizione l’innovativa piattaforma Corporate advisory, per un’analisi completa dei bilanci. «È il momento di trovare un’intesa tra banche e aziende — ha dichiarato Agnelli —. Anni fa il direttore di filiale veniva a visitare l’azienda, progettava con l’imprenditore, ma oggi il mondo è cambiato. Abbiamo stretto un accordo con Mps perché troviamo in questo istituto la volontà di fare credito. La valutazione reale dell’impresa è proprio quello che impongono i parametri di Basilea. Le Pmi sono parecchio in difficoltà». «Vogliamo offrire un servizio vero— ha aggiunto Moreno Sonnini, manager di Mps per il Nord Ovest —. Se si lavora bene, banca e imprese non possono non condividere obiettivi e metodologie. Siamo ancora qua dopo vicende complesse che ci hanno riguardato e ora abbiamo un eccesso di liquidità da mettere a disposizione. Facciamo credito da 540 anni, non so quanti possono dire la stessa cosa. Nessuno».