Importò droga dal Marocco Sequestrati beni per 1,5 milioni
Undici immobili, tra appartamenti e terreni sparsi in provincia di Bergamo e in Brianza, tre automezzi e vari conti correnti. Un milione e mezzo di euro il valore complessivo di quanto sequestrato dalla Dia di Bologna e Milano a Marco Bernini, 53 anni, uno dei trafficanti di droga che, con un catamarano, hanno importato nel 2014 un carico di tre tonnellate di hashish dal Marocco a Marina di Pisa. L’uomo sta scontando una condanna di primo grado a 16 anni di reclusione agli arresti domiciliari, in un’abitazione di Brugherio. Ora è stato raggiunto dal provvedimento di sequestro, emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Milano. Bernini, soprannominato «Lenticchia», viene definito come il capo di un’organizzazione di narcotrafficanti che attraversavano il Mediterraneo per portare in Italia il «fumo» dal Nord Africa. Ai vertici c’erano anche Pasquale Lapenta, milanese detto «Kingokongo» per i suoi affari col Marocco, e Francesco Cauchi, chiamato «lo zio», ragusano domiciliato in Lombardia. Nell’estate di cinque anni fa, Bernini e altre 17 persone sono state catturate nell’ambito dell’operazione «Double Game», coordinata dagli inquirenti di Bologna, che portò al maxi sequestro in Toscana. L’imbarcazione utilizzata per il trasporto era stata modificata per nascondere il carico, ed era stata dotata di un potente jammer, in grado di mettere fuori uso gli apparecchi radio nel raggio di centinaia di metri. Indagine nata da un altro sequestro di hashish del 2013, effettuato dalla Mobile milanese a un pregiudicato emiliano, e durante la quale gli investigatori intercettarono altri 5 quintali di droga a Cernusco sul Naviglio.