Corriere della Sera (Bergamo)

Chez Godard alla Fondazione Prada

L’atelier del regista della Nouvelle Vague riallestit­o in Largo Isarco Libri, schermi, quadri e proiezione di nove corti nello «Studio d’Orphée» Artigianat­o e movida: così cambia l’Isola

- Marta Ghezzi Francesca Bonazzoli

Una delizia voyeuristi­ca attende da oggi i cinefili al primo piano della galleria Sud della Fondazione Prada (in largo Isarco 2) trasformat­a ne «Le Studio d’Orphée», l’atelier di registrazi­one e montaggio, luogo di vita e di lavoro di Jean-Luc Godard. Il cineasta francese, nato nel 1930 e protagonis­ta della Nouvelle Vague, ha sempre pensato alla propria attività come a una sintesi di cinema, teatro e arti visive, un lavoro artigianal­e in cui il visitatore si immergerà assistendo alla proiezione de «Le livre d’image» nello spazio stesso in cui il film è stato concepito, montato e mixato. L’installazi­one, che rimarrà in permanenza, è così nello stesso tempo un’esperienza illusoria e vera grazie al trasloco integrale di mobili, libri, tappeti, lampade, quadri, soprammobi­li, materiale tecnico e ogni altro oggetto personale, compreso l’equipaggia­mento per giocare a tennis, effettuato dalla casa-studio di Rolle, in Svizzera.

All’interno de «Le Studio d’Orphée» si potranno vedere anche nove cortometra­ggi:«On s’est tous défilés», 1988; «Je vous salue Sarajevo», 1993; «Les enfants jouent à la Russie», 1993; «The Old Place», 1998; «De l’origine du XXIème siècle», 2000; Liberté et Patrie, 2002; «Une bonne à tout faire», 2006; «Vrai faux passeport»,

Chi conosce bene la cronaca nera cittadina ricorda che nelle sue vie ci sono stati banditi e sparatorie. I milanesi che amano la storia sanno che dalle parti di via Jacopo Dal Verme, nel Settecento, c’era il cimitero della Mojazza, dove furono sepolti Cesare Beccaria e Giuseppe Parini. I giovani la frequentan­o di sera come (nuovo) luogo della movida. Di giorno è amata per i negozi di artigianat­o e vintage. L’Isola è esplosa negli ultimi dieci anni, trasforman­dosi da quartiere operaio a luogo di artisti e creativi. Gianluca Poma, milanese doc ma non isolano, e Mauro Morellini, che all’Isola ha casa e ufficio, hanno scritto la guida «Guida all’Isola (di Milano)» (Morellini), da domani in libreria. «Raccontiam­o l’Isola svelando le sue molteplici anime: il lato più fantasioso, la multicultu­ralità, l’anima sociale, la vita notturna», spiega Morellini. Locali, negozi, associazio­ni, eventi, luoghi d’arte e cultura. «È una guida non classica, che mescola le storie agli indirizzi. Per i turisti, ma anche per i milanesi: c’è perfino un capitolo pensato per i residenti, con un indirizzar­io per la quotidiani­tà non scontato». 2006; «Une Catastroph­e», 2008 diffusi su uno schermo televisivo impiegato abitualmen­te da Godard come strumento di lavoro. Con un fuori programma all’interno dello spettacola­re ascensore della Torre dove il regista ha realizzato l’intervento sonoro «Accent-soeur». «Le Studio d’Orphée» è aperto al pubblico dal mercoledì al lunedì, dalle ore 13 alle 19. L’accesso (€ 10) è consentito tramite prenotazio­ne da effettuare alla biglietter­ia. In particolar­e, dalle 13 alle 17 sono proiettati i cortometra­ggi per gruppi di 10 visitatori ogni 30 minuti. Dalle 17 alle 19 si può invece vedere il film «Le Livre d’image» con ingresso consentito alle 17 per massimo 5 spettatori.

Largo Corsia dei Servi 4, ore 18 (foto) periodo di cui sono stati protagonis­ti. «Catalogna-Spagna» alla Fondazione Feltrinell­i. Partecipan­o Carles Mundó, Josep Ramoneda; modera Andrea Nicastro

Alla libreria Sozzani presentazi­one del libro «Instant Moda» di Andrea Batilla dedicato al dietro le quinte della moda.

Corso Como 10, ore 19

 ??  ?? Cinefetici­smo Lo «Studio d’Orphée» ricompone in tutti i dettagli negli spazi del museo milanese la casa-atelier del regista a Rolle in Svizzera (Piaggesi/ Fotogramma)
MONDO ARABO
Nella Sala Buzzati del «Corriere» incontro «L’iran e le piazze arabe in rivolta» con Pejman Abdolmoham­madi (studi mediorient­ali) e lo storico Lorenzo Kamel.
STORIA DEL MILAN
Presentazi­one del libro «Sempre Milan 1899-2019» di Carlo Pellegatti e Umberto Zapelloni alla Libreria dello Sport.
IL MITO DI ULISSE
Presentazi­one del libro «Andare per i luoghi di Ulisse» (Il Mulino) di Maurizio Harari all’Auditorium Centro culturale.
PRESENTAZI­ONE
Roberto Farina presenta il suo libro «Io per Bruno Brancher non ho mai pagato» (Milieu) ricordi d’autore sul poeta galeotto apprezzato da Oreste del Buono.
ARCHIVE
I londinesi Archive tornano in scena per festeggiar­e 25 anni di successi fra il british rock progressiv­e e trip hop anni 90,
Cinefetici­smo Lo «Studio d’Orphée» ricompone in tutti i dettagli negli spazi del museo milanese la casa-atelier del regista a Rolle in Svizzera (Piaggesi/ Fotogramma) MONDO ARABO Nella Sala Buzzati del «Corriere» incontro «L’iran e le piazze arabe in rivolta» con Pejman Abdolmoham­madi (studi mediorient­ali) e lo storico Lorenzo Kamel. STORIA DEL MILAN Presentazi­one del libro «Sempre Milan 1899-2019» di Carlo Pellegatti e Umberto Zapelloni alla Libreria dello Sport. IL MITO DI ULISSE Presentazi­one del libro «Andare per i luoghi di Ulisse» (Il Mulino) di Maurizio Harari all’Auditorium Centro culturale. PRESENTAZI­ONE Roberto Farina presenta il suo libro «Io per Bruno Brancher non ho mai pagato» (Milieu) ricordi d’autore sul poeta galeotto apprezzato da Oreste del Buono. ARCHIVE I londinesi Archive tornano in scena per festeggiar­e 25 anni di successi fra il british rock progressiv­e e trip hop anni 90,
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