Un giro di valzer con i Pomeriggi
L’orchestra anticipa le atmosfere di Capodanno con Strauss Ma lungo il Danubio blu spuntano le ouverture di Mascagni e Rossini
Tra gli Oratori di Natale offerti da specialisti bachiani come Koopman e Jais, tra Gardiner che ha diretto «L’enfance du Christ» di Berlioz alla Scala e i King’s Singers che con la Verdi hanno rivisitato con le tradizionali carole, spicca un cammeo decisamente distante per toni, umori e spiriti. Si tratta della proposta dei Pomeriggi Musicali, che oggi e domani sera allestiscono sul palco del Dal Verme un vero e proprio concerto di Capodanno viennese, ovviamente ritmato dai valzer, dalle polche e dai galop della famiglia Strauss. Non è un colpo a sorpresa quello dei Pomeriggi, essendo ormai quasi una tradizione parallela perpetrata da varie stagioni: inizialmente era l’appuntamento di San Silvestro, che iniziava a notte fonda e faceva scoccare l’intervallo a mezzanotte per poter brindare col pubblico; poi, in collaborazione con Serate Musicali, l’appuntamento del 31 veniva replicato in anteprima nei giorni precedenti il Natale. Proposta stravagante, decisamente contro tendenza, ma altrettanto apprezzata. Da qui la decisione di farlo diventare un appuntamento fisso e anzi di raddoppiare le date, così da soddisfare le tante richieste.
Alessandro Bonato sale sul podio di un Dal Verme idealmente trasformato nel luccicante Musikverein di Vienna da dove ogni primo gennaio la televisione trasmette nelle case di tutto il mondo il concerto dei Wiener Philharmoniker: ventiquattrenne veronese, Bonato ha già ampia esperienza tanto nel repertorio sinfonico (si è esibito al Festival Pianistico di Brescia e Bergamo) quanto in quello operistico (per lui applausi al Rossini Opera Festival, un «Flauto Magico» in Oman). Il programma non fa mancare nessuno dei titoli più popolari, dai valzer «Dell’imperatore» e «Voci di primavera» alla «Tritsch – Tratsch Polka» e agli immancabili bis «Il bel Danubio blu» e la Marcia di Radetzky, aggiungendovi un tocco di italianità con ouverture e preludi da Verdi, Mascagni e Rossini.