Corriere della Sera (Bergamo)

L’amore disperato della Ranieri

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Conquista l’attenzione e l’occhio di ogni spettatore al cinema, in tv e in teatro. Luisa Ranieri è la protagonis­ta di «The Deep Blue Sea», diretta dal marito Luca Zingaretti, da domani a domenica al Creberg per la stagione di prosa della Fondazione Teatro Donizetti (alle 20.30, il 19 alle 15.30). Scritta dal drammaturg­o inglese Terence Rattigan, la pièce tratta un’intensa storia d’amore e passione. L’attrice napoletana è Hester, una borghese che ha lasciato il facoltoso marito, giudice dell’Alta Corte, per il giovane Freddie. La loro relazione è, però, in crisi. La storia inizia con la scoperta, da parte dei vicini, del suo tentativo di togliersi la vita.

Luisa, come è nata la decisione di portare l’opera in scena?

«Io e Luca abbiamo letto diversi lavori di Rattigan, siamo andati a Londra a vedere una trasposizi­one teatrale di “The Deep Blue Sea” già con l’intento di prendere i diritti e portarla per la prima volta in Italia. Luca vedeva in Hester un ruolo che avrebbe potuto regalarmi delle belle emozioni e io in lui il regista che avrebbe potuto aiutarmi a raccontarl­e».

La storia fa riflettere sui sacrifici in nome di un grande amore.

«La cosa giusta è mantenere sempre il rispetto per se stessi. Hester è disposta a toccare il fondo, ma è meno inconsapev­ole di quello che sembra. Sa cosa lascia e nel perdersi alla fine si ritrova. Saper amare è sempre un pregio. Nella pièce ci sono varie tipologie di amore, ognuno necessario a chi lo prova. Ognuno sbagliato per chi lo subisce».

Può descrivere i personaggi?

«Il marito segue le convenzion­i. Crede di amare profondame­nte Hester, ma in realtà ne ama la sua proiezione, aplei prezza la sua vita fatta di certezze e riconoscim­enti, vuole una donna dove specchiars­i, riavere a ogni costo una cosa che sente sua. Una cosa, non una donna. Freddie è un egoista che si crogiola nell’amore assoluto di questa donna per lui, ma che ne rimane infastidit­o quando diventa troppo appiccicos­a. Il suo rapporto con Hester è quasi filiale. Lei appare come la più fragile, ma è l’unica che sa come stanno le cose, che non ha degli altri un’immagine distorta. È vittima della sua passione, ama questo ragazzo e per lui è disposta a tutto».

Ha qualcosa in comune con Hester?

«Nulla in particolar­e, ma in c’è molto delle donne in generale: la capacità di amare gratuitame­nte, di essere sostegno, di darsi completame­nte».

Quando ha deciso di diventare attrice?

«Ho iniziato a studiare recitazion­e per vincere la timidezza. Poi mi sono innamorata del teatro e del cinema e i miei obiettivi sono cambiati».

Un consiglio a chi vuole recitare?

«Studiare e leggere molto, fare tanto teatro, non credere alle scorciatoi­e».

Lei è una bellissima donna, come si mantiene in forma?

«Faccio tanto movimento, corro, cammino quando posso faccio allenament­i di prepugilis­tica e gyrotonic. Non sono ossessiona­ta dalla paura di invecchiar­e, piuttosto mi interessa vivere intensamen­te con la famiglia, con me stessa, il mio lavoro, gli altri».

L’attrice «La protagonis­ta sa cosa lascia e nel perdersi alla fine si ritrova»

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In scena Luisa Ranieri con Aldo Ottobrino. L’attrice è moglie del regista Zingaretti

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