Corriere della Sera (Bergamo)

La truffa delle auto sparite Altri guai per i fratelli Horvat

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La società Auto Club srl era iscritta al registro delle imprese di Varese. L’autosalone ben allestito era in un capannone a Rivoltella, Desenzano. I documenti delle automobili Mercedes, Audi, Bmw, Range Rover, erano regolari. Tutto vero e a posto, sembrava. Invece, nel giro di una settimana sono spariti autosalone, automobili e denaro per un totale di 230.000 euro. Nei guai sono finite sette persone, cittadini italiani di origine rom. Sei sono agli arresti domiciliar­i, su misura cautelare del gip di Brescia Alessandra Sabatucci. Tra loro, i fratelli Fardi e Principe Horvat, 29 e 27 anni, con casa a Trescore e Montello, già indagati per la sparatoria di Trescore, dell’8 agosto 2017 (l’udienza sarà il 18 marzo). Gli altri indagati sono Michel

Bertoli, di Palazzolo sull’Oglio, Stelly Hudorovich di Dalmine, Giorgio Brunelli di Fara come Luna Goman, e Andrea Ronzi di Trescore. Le indagini degli agenti del commissari­ato di Desenzano, guidati dal dirigente Bruno Pagani e coordinati dal pm Ambrogio Cassiani, hanno ricostruit­o quella che viene contestata come associazio­ne a delinquere finalizzat­a a reati contro il patrimonio, ricettazio­ne e truffa aggravata. Una dozzina le denunce, in diverse città della Lombardia. Le offerte delle vetture erano online, ma i clienti avevano potuto vederle e provarle. Hanno lasciato una caparra di 1.000-2.000 euro e poi versato somme anche di 35.000 euro. Le auto, però, sono sparite all’estero.

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