Orio, finanzieri in quarantena
Dodici finanzieri in servizio all’aeroporto di Orio al Serio hanno deciso di mettersi in isolamento volontario dopo aver avuto febbre e tosse.
Alcune delle persone che sono risultate positive al coronavirus in altre province o perfino in nazioni lontane sotto passate dall’aeroporto di Bergamo, e il rischio è che nel passaggio abbiano contagiato anche qualcuno che lavora a Orio. Potrebbe rientrare in questa categoria il caso di alcuni dei militari della Guardia di finanza in servizio al «Caravaggio», e che si trovano attualmente in quarantena perché hanno sintomi compatibili con il virus.
In tutto sono una dozzina: hanno cominciato ad avvertire i primi sintomi influenzali all’inizio della settimana, soprattutto febbre e tosse, e si sono consultati con i numeri verdi dell’Ats. Sono stati i medici del call center a consigliare loro di mettersi in quarantena volontaria. Nei giorni successivi il loro numero è aumentato arrivando così a dodici. I militari stanno seguendo le indicazioni delle autorità sanitarie per quanto riguarda l’isolamento e il costante controllo della febbre. La loro assenza dal servizio, però, non ha creato problemi all’attività di dogana della Guardia di finanza dell’aeroporto, visto che l’organico è composto da una sessantina di persone e si riesce a rimediare con la rotazione dei turni come avviene nel periodo delle ferie. In questo i militari sono aiutati dal calo di passeggeri a Orio provocato proprio dal coronavirus. Un calo che Sacbo ha calcolato nei giorni scorsi nel 30% ma che potrebbe ulteriormente aumentare.
Proprio da ieri, infatti, Ryanair ha cancellato i due collegamenti settimanali con le città ceche di Praga e Brno fino al 18 marzo, a causa del blocco deciso dalle autorità locali ai voli in arrivo dall’Italia. I collegamenti da Orio per la Giordania e Israele saranno operativi fino all’11 marzo, poi saranno cancellati fino al 4 aprile. I voli verso Tblisi, in Georgia, saranno attivi fino a sabato, dopo di che saranno ridotti a due frequenze settimanali dall’8 marzo al 7 aprile inclusi. In generale Ryanair è stata costretta a cancellare fino al 25% dei voli italiani a corto raggio per il periodo dal 17 marzo all’8 aprile. Anche Wizz Air ha annunciato che a causa della flessione nella domanda sulle sue rotte italiane causate dall’epidemia, ha tagliato il 60 per cento dei voli per il Nord Italia tra l’11 marzo e il 2 aprile.
Si sono messi in isolamento volontario dopo avere avuto febbre e tosse