Bcc, meno filiali e dipendenti
Un «rosso tecnico» di 13,7 milioni di euro per il rischio di credito. È il dato più significativo del bilancio 2019 della Cassa Rurale di Treviglio. Si è registrata la riduzione dei dipendenti (da 306 a 209) e delle filiali (da 40 a 36).
La Cassa rurale di Treviglio chiude il 2019 con una perdita di 13,7 milioni di euro. Un «rosso tecnico» come spiega la Bcc in un comunicato diffuso ieri. Una perdita figlia della decisione di accantonare 18,16 milioni di euro alla voce «rettifiche nette per rischio di credito», dopo che nell’ultimo trimestre del 2019 il Cda insieme alla direzione hanno deciso, dopo un’approfondita analisi svolta in collaborazione con Iccrea (il gruppo delle Bcc a cui Treviglio ha aderito), di anticipare nel bilancio 2019 una parte significativa del costo del rischio di credito futuro. «Una mossa pensata per anticipare il più possibile l’impatto economico derivante dall’entrata a regime delle nuove regole europee in materia di gestione del credito. Una scelta che la Cassa rurale precisa
«grazie ad una buona redditività derivante dalla gestione caratteristica, non ha intaccato la solidità patrimoniale». Il Total capital ratio, il parametro che misura la solidità degli istituti infragruppo, si attesta al 14,87% mentre a fine 2018 era al 16% quello della sola Cassa rurale. Un colpo di coda finale in un anno che aveva registrato la buona performance della raccolta complessiva arrivata a 2,19 miliardi contro i 2,1 del 2018. Tornano a crescere gli impieghi, i prestiti a soci e territorio, da 1,093 miliardi a 1,15 dell’anno scorso. Continua poi il processo di riposizionamento: più consulenza e home banking, con riduzione delle filiali (da 40 a 36) e dei dipendenti (da 306 a 290).
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La scelta Accantonati 18,16 milioni per le «rettifiche nette»