Per Gasperini un’Atalanta riposata e (quasi) al completo
Champions, Atalanta verso Valencia: solo Toloi assente. E Gasperini avrà la rosa riposata
Quattro vittorie consecutive e un pareggio. È il ruolino che l’Atalanta può vantare nell’avvicinamento alla sfida contro il Valencia, in programma, a porte chiuse causa emergenza coronavirus, martedì. Oggi doveva essere una giornata importante, perché alle 15 il calendario prevedeva la sfida con la Lazio, per un incontro di altissima classifica. Invece i tanti rinvii della scorsa settimana hanno fatto slittare la data alla prossima domenica, con un altro turno di riposo forzato e dieci giorni dagli ultimi novanta minuti del Via del Mare, con sette gol segnati (e due subiti). Di fatto gli uomini di Gasp sono nel miglior momento della stagione, perché nelle ultime quattro gare ci sono state altrettante affermazioni, compresa il 4-1 dell’andata contro gli spagnoli a San Siro.
Djimsiti
Di più, lo spettro allargato ha portato un rientro abbastanza rapido per Berat Djimsiti, rimasto fuori contro il Lecce ma che potrà essere in campo al Mestalla, chiudendo quindi una mini crisi difensiva per la mancanza contemporanea anche di Toloi e Sutalo. Zapata ha ricominciato a segnare con una tripletta, Gomez e Ilicic saranno ampiamente recuperati dopo gli acciacchi post Lecce. Proprio lo sloveno potrebbe, come all’andata, essere utilizzato come centravanti ombra, con Pasalic inserito sulla linea dei trequartisti e la solita cerniera Freuler-de Roon in mezzo. Una formula che ha dato buone risposte soprattutto dopo qualche gara senza Zapata, quando bisognava fare di necessità virtù contro squadre di alto livello a cui era meglio non dare un punto di riferimento. Dall’altro lato sarà difficile rinunciare al sudamericano che si è dimostrato in forma, anche perché andare a segno significherebbe assicurarsi quasi certamente il passaggio ai quarti di finale di Champions, a meno di crolli che per ora sono inaspettati. Per il resto l’undici dovrebbe essere quello, con Hateboer e Gosens sulle fasce e la retroguardia con Caldara, Palomino e Djimsiti, appunto.
In Spagna
Più complicata, invece, la situazione in casa Valencia, che ieri sera era in campo contro l’Alaves. L’impressione, analizzando le recenti partite, è che ci sia qualche problema di troppo tra le fila dei bianconeri. Anche (e soprattutto) a causa dell’infermeria. Non solo l’infortunio di Garay, che comunque teneva in piedi la difesa, ma l’assenza di Gabriel Paulista (squalificato) e l’altro stop per Mangala mette Celades nella difficilissima posizione di dover fronteggiare il miglior attacco della Serie A con il solo Diakhaby di ruolo, dovendo probabilmente adattare uno fra Coquelin e Kondogbia oppure sfruttare un giovane della Primavera, Hugo Guillamon (classe 2000). Invece dovrebbe rientrare Rodrigo,
l’attaccante più rappresentativo, rientrato nei convocati contro l’Alaves dopo un problema al ginocchio. Dentro uno e fuori l’altro, perché l’uruguagio Maxi Gomez — protagonista all’andata di San Siro di un clamoroso errore davanti alla porta — non dovrebbe essere della contesa. Con l’impegno di ieri contro l’Alaves, il Valencia ha solo quattro giorni di recupero prima del ritorno al Mestalla: un motivo in più per credere che il riposo possa fare la differenza, così come le porte chiuse e i tre gol di vantaggio maturati a San Siro.
Gli avversari Gli spagnoli recuperano Rodrigo ma hanno la difesa da inventare