«Zanetti, gioco in crescita» Forfait Caserta
Zanetti, parla coach Fenoglio: gioco migliorato
Riposo forzato e prolungato per la Zanetti Bergamo che, dopo aver saltato tre turi a causa dell’emergenza Coronavirus, domani avrebbe dovuto affrontare Caserta in un Pala Agnelli a porte chiuse deserto. «Dovrebbe» perché le campane hanno comunicato che non ci saranno. Un ulteriore stop che permette di fare un punto sul momento. In attesa di giocare nuovamente. «In questa situazione una delle poche certezze è la classifica che certifica il nostro ottavo posto, con una gara in meno rispetto a Firenze e un calendario abbordabile. Quando sono arrivato la squadra era dodicesima», sottolinea coach Marco Fenoglio.
«La combinazione murodifesa, la gestione degli errori in attacco, più in generale il gioco di squadra: sono questi i fondamentali su cui le ragazze sono migliorate», analizza il tecnico piemontese che, se proprio deve trovare il pelo nell’uovo, si aspetta di più nel gioco con i centrali e dalla linea dei 9 metri.
Se si parla invece di continuità di rendimento, Fenoglio difende a spada tratta le sue giocatrici. «Siamo altalenanti? Forse, ma se escludiamo il match proibitivo con Conegliano e gli scivoloni di Chieri e Perugia, nelle altre partite la Zanetti ha sempre fatto la sua partita: se avessimo centrato il risultato pieno anche nei due inattesi ko avremmo un ruolino di marcia paragonabile a Novara, che di certo ci è superiore. Ma, a prescindere dal risultato, la continuità di rendimento non si misura sul risultato ma sulla volontà di non lottare su ogni pallone».
E, d’ora in avanti, ci sarà ancora più da lottare. Dovendo recuperare tre turni di campionato, fino a domenica 5 aprile Sara Loda e compagne scenderanno in campo sei volte, spesso per affrontare dirette concorrenti nella lotta al settimo posto. «Ma da un punto di vista atletico ci siamo — tranquillizza il coach cuneese —. Nonostante la chiusura della sala pesi e le limitazioni orarie negli allenamenti di queste settimane, la squadra ha lavorato molto e bene, isolandosi dalle notizie che arrivavano dall’esterno». Anche le ragazze in panchina dovranno dare il loro apporto; come del resto avvenuto nelle ultime uscite, durante le quali si è assistito a una girandola di sostituzioni. «A dir la verità un eptetto di partenza ce l’abbiamo in testa, ma spesso alcune situazioni di gara, o il modo di giocare dell’avversario, ci impongono di correggere qualcosa in corsa».
Spiegate quindi le staffette tra Mirkovic e Prandi, tra Smarzek e Van Ryk, tra Mitchem e Samara, sostituzioni che non si verificano così frequentemente in squadre rodate. Ma, anche in questo caso, Fenoglio guarda al lato positivo: «È un bene che tutte le ragazze siano sul pezzo, non solo in un’ottica di turnover: non essendo una squadra da primo posto, se vogliamo tenere un buon livello di gioco in ogni rotazione dobbiamo puntare sul collettivo».