Ryanair: sospesi i voli nazionali Sacbo: cassa integrazione
I decolli sono ormai la metà del previsto e le compagnie tagliano altri collegamenti La società deve studiare le contromisure
I decolli all’aeroporto di Orio al Serio sono ormai la metà del previsto. Ryanair sospenderà tutti i voli nazionali e ridurrà quelli per l’estero. Nove Paesi hanno deciso il blocco dei collegamenti aerei con l’Italia: ieri si sono aggiunti Malta, Ungheria e Macedonia del Nord. L’attività è diminuita a tal punto che Sacbo ha dovuto fare i conti con il personale. Per ora, la società ricorrerà allo strumento delle ferie, chiedendo di utilizzare anche quelle arretrate. In una nota, ha annunciato di aver chiesto la cassa integrazione e di essere in attesa di un decreto governativo per gli aeroporti.
Due settimane fa si vedevano già in giro i passeggeri con la mascherine e l’attività aveva cominciato a rallentare, ma si era fiduciosi di riuscire a mantenere i livelli di costante crescita che l’aeroporto aveva inanellato anno dopo anno. Da allora sono trascorsi pochi giorni ma sembra passata un’intera epoca: uno dopo l’altro sono aumentati i Paesi che hanno chiuso gli ingressi dall’Italia, si è allungata la lista dei voli tagliati e si è svuotato il «Caravaggio». E ora Sacbo sta per chiedere la cassa integrazione.
Per capire in che modo la crisi del coronavirus abbia colpito lo scalo bergamasco basta controllare l’attività dell’aeroporto negli ultimi due giorni. Domenica da Orio sono decollati 92 voli, la metà di quelli che erano stati previsti dalla normale programmazione, mentre ieri se ne sono staccati dalla pista 107, il 45% in meno. Questo in conseguenza del fatto che nel giro di dieci giorni sono stati bloccati i voli da e per Giordania, Israele, Georgia, Montenegro, Repubblica Ceca e Romania. La lista di nazioni che non vogliono vedere arrivare nessuno dall’Italia ha continuato ad allungarsi anche ieri. Per esempio con la decisione del governo di Malta di bloccare i sei arrivi settimanali dall’Italia. che ha fermato poche ore prima del decollo il Ryanair delle 13 per La Valletta. È stato lo stesso primo ministro maltese ad avvisare i vertici della compagnia. Una cortesia nata dal fatto che il vettore irlandese costituisce il principale collegamento con l’isola e che proprio in partnership col governo ha lanciato la sussidiaria Malta Air.
❞ Sacbo ha previsto l’impiego di personale adeguato a garantire la normale operatività con il ricorso allo strumento delle ferie, in attesa di applicare la cassa integrazione
Emilio Bellingardi Sacbo
In mattinata, sempre come conseguenza dalle decisioni dei vari governi, Wizz Air ha sospeso fino al 3 aprile i voli tra Orio e l’Ungheria e quelli con le città macedoni di Skopje e Ohrid. Wizz Air sta decidendo se optare per un rimborso tradizionale ai passeggeri che hanno già acquistato biglietti o se depositare sui loro conti online il 120% del prezzo del biglietto.
Ma i tagli più consistenti sono arrivati nel pomeriggio. Ryanair ha annunciato che dalla prossima mezzanotte a quella di mercoledì 8 aprile sospenderà tutti i voli interni in Italia da e per Bergamo, Malpensa, Parma e Treviso. Inoltre dalla mezzanotte tra giovedì e venerdì a quella di mercoledì 8 aprile, effettuerà un «piano fortemente ridotto» di voli internazionali su Bergamo e su altri cinque scali del Nord Italia. Il che significa che per un mese molti dei collegamenti da Orio all’estero spariranno per gran parte della settimana. Ne resteranno 68, operativi soltanto dal venerdì al lunedì. I passeggeri che avevano già acquistato il biglietti riceveranno proposte di cambio volo, rimborso completo oppure credito di viaggio.
A questo punto Sacbo è stata costretta a fare i conti con la situazione e a decidere di conseguenza. La società, ha spiegato il direttore generale Emilio Bellingardi in una nota, «ha previsto l’impiego di personale adeguato a garantire la normale operatività dell’aeroporto, predisponendo il ricorso allo strumento delle ferie e richiedendo anche la fruizione di quelle arretrate 2019». Ma è solo una delle misure allo studio, visto che Sacbo si dice anche «in attesa di potere applicare la cassa integrazione in deroga attraverso un apposito decreto governativo di cui gli aeroporti hanno fatto richiesta».
A chiederlo è l’associazione di categoria Assoaeroporti, che ha calcolato punte di -70% in alcuni scali italiani, e che propone anche la sospensione di pagamenti, ritenute fiscali e versamenti di imposte per il 2020-21. Ma anche la devoluzione a favore di un fondo di solidarietà del trasporto aereo di una quota dell’addizionale comunale, che oggi va per la maggior parte all’Inps.
Ryanair
La compagnia sospenderà tutti i voli nazionali e ridurrà quelli per l’estero