«I quarti di finale per i nostri tifosi»
Champions, Atalanta a Valencia. Gasp: «Qui manca la sensazione di pericolo»
«Cercheremo di ottenere i quarti di finale per cercare di dare un po’ di sollievo ai nostri tifosi in questo momento difficile». Sono le parole di Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta che stasera (fischio d’inizio alle 21) a Valencia (Mestalla a porte chiuse) gioca il ritorno degli ottavi di Champions League. L’andata è terminata 4-1 per i nerazzurri.
Chissà se potrà essere una partita di calcio o, come è probabile, sarà solo un esercizio di stile? Questa domanda, nei giorni dell’allerta coronavirus, viene soltanto a chi è in Italia, magari a stretto contatto con delle misure alienanti ma assolutamente necessarie per evitare ulteriore contagio. Invece a Valencia i cronisti aspettano l’Atalanta sin dall’aeroporto, mettendo sotto assedio i giocatori appena atterrati anche per capire la dimensione dell’emergenza.
Preoccupazione
I nerazzurri sono preoccupati per l’evoluzione dell’epidemia, gli spagnoli infuriati perché la gara si giocherà a porte chiuse, con la festa patronale delle Fallas in pieno svolgimento e migliaia di persone per le strade. È una fase differente della percezione del virus, dove la cautela e le quarantene sembrano un mondo distante, come successo da noi per le notizie che provenivano da Wuhan e la Cina. Per questo i Valencia Club hanno esortato i tifosi a farsi trovare alle 19.30 in Sweden Avenue per far sentire il caldo supporto alla squadra. Questa è la situazione che dovrà affrontare l’Atalanta oggi a Valencia, in una sfida che vale i quarti di finale di Champions League, un bell’aumento di fatturato ma soprattutto gloria che, però, sembra sbiadita sotto la coltre di quanto sta succedendo. Bastano due ore di felicità per tentare di evadere e ricominciare a sognare un altro stadio pieno, un’altra gita in Europa, dopo che il tutto è precipitato in pochissimi giorni? E poi la Uefa continuerà a far giocare dopo che il Coni ha chiesto la sospensione a qualsiasi livello delle partite nel Belpaese e che un decreto legge trasformerà presto nell’ufficialità? Probabilmente no, ma l’idea di rimandare l’Europeo 2020 per ora è solo balenata e non è finita sul tavolo, senza un rinvio sarà praticamente impossibile chiudere i campionati e forse pure Champions ed Europa League. Ma si gioca su un piano differente, molto più importante di un pallone che rotola.
«Fortemente coinvolti»
Gasperini però richiama alla unità di intenti e all’attenzione anche su questo lato, perché lasciarsi andare non sarebbe l’ideale. «Siamo fortemente coinvolti, ci rendiamo conto che può essere un qualcosa di pericoloso. Non c’è la stessa percezione qui a Valencia, la cosa è notevolmente diversa. Non so se dobbiamo pensare che abbiamo avuto un eccesso di zelo noi in Italia o meno, è una situazione complessa. Sono due situazioni veramente diverse, siamo dispiaciuti di ciò che sta avvenendo, ma sappiamo l’importanza del risultato. Speriamo di regalare una soddisfazione ai nostri tifosi».
Anche Gosens a Sky è sulla stessa linea. «Siamo arrivati qui con la voglia di passare il turno, ovviamente la situazione è un po’ complicata per via del virus. Però per noi domani è importante mettere tutto in campo per passare il turno. Loro hanno tifosi molto importanti e attivi. Però anche per noi ci sarà un po’ di insicurezza, non so se sarà un vantaggio o meno». Formazione praticamente fatta per il Valencia, che ritrova Rodrigo da titolare — invece che Guedes — con Gameiro davanti, più Cillessen in porta. Coquelin farà coppia difensiva con Diakhaby (in piena emergenza) per il resto Cheryshev è in ballottaggio con Soler sulla sinistra. Per l’Atalanta invece il dubbio, possibile, è inserire o meno Zapata dal primo minuto. Ma è possibile che, rispetto a Valencia, niente cambi forzati: a quel punto ci sarebbe solamente Djimsiti al posto di Toloi.
Valencia Ritrova Rodrigo titolare. A sinistra ballottaggio tra Soler e Cheryshev