Anagrafe, in fila per i decessi
Ferme le funicolari e autobus con orario ridotto Tolti i filtri e il wifi pubblico ora entra nelle case
L’ufficio di Stato civile del Comune di Bergamo è rimasto aperto più a lungo del solito ieri per la fila dei lavoratori delle pompe funebri impegnati a denunciare i decessi.
È chiuso da oggi il cimitero monumentale di Bergamo. L’ultima volta era successo nel 1944, quando c’era stato il bombardamento di Dalmine. «Ci sono ancora troppe persone che vanno al cimitero, soprattutto anziane — spiega l’assessore ai Servizi cimiteriali, Giacomo Angeloni —.
Una signora mi ha spiegato che, da trent’anni, va tutti i giorni a trovare il marito morto e non ha intenzione di stare a casa. Non va bene. Chiudiamo a tutela di tutti». Il monumentale e i cimiteri di Azzano e Lallio verranno aperti soltanto per le sepolture, e solo a pochi parenti dei defunti.
E per oggi e domani è in vigore un’ordinanza del sindaco Giorgio Gori che garantisce i servizi essenziali.
Solo quelli. Tutto ciò che non è indispensabile, viene chiuso. Per rifare le carte d’identità, per esempio, o cambiare la residenza, c’è tempo: è tutto rimandato. Anche tanti commercianti della città hanno deciso di chiudere i negozi.
La Comunità delle Botteghe di Bergamo Alta ha invitato i suoi associati a fermare per almeno una settimana le attività. Resteranno aperti gli alimentari e chi consegna cibo a domicilio.
«In Città Alta tutti hanno aderito all’invito a chiudere gli esercizi pubblici — dice Gori —, così come il 90% dei negozi del centro. Si va verso una chiusura diffusa, consideriamo questo periodo come fosse ferragosto, quando tutto si ferma.
La situazione è molto seria, la diffusione del coronavirus ha avuto un’accelerazione negli ultimi giorni. Tutti, io compreso, all’inizio abbiamo pensato che potesse essere un allarme di breve durata. Purtroppo — dice il sindaco — abbiamo preso coscienza solo progressivamente e in ritardo di quanto la situazione fosse grave, e ci siamo preoccupati troppo presto di un altro aspetto della medaglia, le conseguenze economiche di questa situazione, che comunque, credo, saranno molto pesanti. Adesso stiamo recuperando con la consapevolezza, ma la riuscita dei provvedimenti messi in atto passa anche dall’adesione del mondo delle imprese».
Tra i servizi essenziali del Comune che continueranno a essere garantiti c’è l’assistenza domiciliare per gli anziani non autosufficienti e le registrazioni di morte all’ufficio dello Stato civile. Ieri lo sportello avrebbe dovuto chiudere alle 12.30, invece l’apertura è stata prolungata fino alle 16.30. «Una necessità — spiega l’assessore Angeloni — perché avevamo la fila dei lavoratori delle pompe funebri che dovevano registrare i decessi. Purtroppo sono aumentate le denunce di morte, abbiamo spostato dipendenti per fare questo».
Palazzo Frizzoni ha anche organizzato il lavoro per garantire alla maggior parte dei suoi dipendenti di lavorare da casa. «È stato disposto un aumento della banda larga nel palazzo del Comune per permettere a dirigenti e funzionari di fare conference call e collegarsi con tutti i dipendenti che sono a casa. Siamo passati — dice Angeloni — da 150 a 600 mega. Il Bergamo WiFi è stato invece potenziato da 350 a 500 mega e sono stati tolti tutti i filtri. Il segnale non rimbalza più dove ci sono le case, ma entra nelle abitazioni: in questo modo potrà essere utilizzato anche da chi è a casa in smart working e non ha internet. Queste operazioni sono state a costo zero per il Comune: sono frutto di un regalo che ci ha fatto A2a Smart City, che è il nostro fornitore di internet».
Anche i trasporti pubblici subiscono modifiche. Fino al 4 aprile è sospeso il servizio delle funicolari di Città Alta e San Vigilio: saranno le linee 1 e 21 a garantire i rispettivi collegamenti. Fino al 4 marzo, i bus viaggeranno con l’orario del sabato senza corse scolastiche e i tram con quello feriale non scolastico. Nei prossimi giorni proseguiranno gli interventi straordinari di sanificazione su tutti i mezzi Atb e Teb e saranno chiusi sia l’Atb Point che gli sportelli di via Monte Gleno. Come misura prudenziale, i passeggeri degli autobus potranno utilizzare solo le porte posteriori per la salita e quelle centrali per la discesa dai mezzi.
❞ La riuscita dei provvedimenti messi in atto passa anche dalla adesione del mondo delle imprese Giorgio Gori sindaco